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Covid: slitta ancora di 40 giorni la perizia sul caso Trivulzio

Veduta esterna del Pio Albergo Trivulzio la domenica pomeriggio - Milano Maggio 2021 Ansa/Matteo Corner
Veduta esterna del Pio Albergo Trivulzio la domenica pomeriggio - Milano Maggio 2021 Ansa/Matteo Corner
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MILANO, 06 AGO - Slitta ancora il deposito della maxi perizia disposta per fare chiarezza nelle nuove indagini sulle circa 400 morti, avvenute tra gennaio e aprile del 2020, degli anziani ricoverati nella prima ondata Covid al Pio Albergo Trivulzio di Milano. Ieri, infatti, è stata accolta la richiesta di "ultima proroga" di 40 giorni di una perizia disposta con la formula dell'incidente probatorio nel marzo dello scorso anno dalla gip Marta Pollicino, che aveva preso il posto della collega Alessandra Cecchelli che, a fine giugno 2022, aveva respinto l'istanza di archiviazione dell'indagine formulata dai pm per l'allora dg Giuseppe Calicchio, indagato per omicidio e epidemia colposi e violazione delle regole sulla sicurezza, e per la struttura, la storica 'Baggina' milanese. In questo modo erano state di fatto riaperte le indagini. La giudice, più di un anno fa, aveva nominato un pool di esperti, tra cui Pietro Tarzia, per accertare la sussistenza o meno del "nesso di causalità tra i decessi e le infezioni riscontrate tra gli ospiti" e "il personale", tra febbraio e dicembre 2020, e le "eventuali inosservanze" delle misure di sicurezza. La proproga concessa è la terza e il deposito della perizia, previsto per questi giorni, slitta alla metà di settembre.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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