Covid, Figliuolo: «Dobbiamo proteggere prima i più esposti»
«Dobbiamo uscire da questa situazione. Anche ieri 469 morti. Dobbiamo venirne fuori. L'età media delle vittime è ottant'anni, ma ora sta scendendo a 65. Bisogna fare in fretta. Ecco qual è lo spirito dell'ordinanza con cui abbiamo imposto la priorità agli anziani, checché ne dica qualche presidente di Regione. Dobbiamo proteggere i più esposti, se non facessimo di tutto per riuscirci saremmo dei criminali»: lo dice il commissario all'emergenza Covid Francesco Paolo Figliuolo a «La Stampa».
«Riusciremo a centrare l'obiettivo delle 500mila somministrazioni al giorno - osserva - in questo trimestre l'Europa avrà 50 milioni di dosi in più di Pfizer, che per l'Italia significa quasi 7 milioni. Circa 670mila, conto di averle entro fine mese, altri 2 milioni e 150mila a maggio e le restanti 4 milioni a giugno. È un carico che ci permette di tamponare la situazione e le limitazioni sugli altri vaccini e che ci consentirà di avere 17 milioni di dosi a maggio, una potenza di fuoco superiore alle 500mila somministrazioni al giorno». «Dobbiamo esaurire gli over 80 e andare rapidi sugli over 70 - rileva - ci sono sei regioni che in due o tre giorni chiuderanno il conto con la prima dose per gli ottantenni. Altre, come il Piemonte, seguiranno subito dopo, in cinque o sei giorni».
«Dal 10-15 maggio possiamo partire con le vaccinazioni in azienda. Si andrà in parallelo multiplo. Ora ne parlerò con il premier e con la comunità scientifica - conclude - possiamo anche decidere di vaccinare in contemporanea la fascia 30-59 anni. Possiamo pensare di farli tutti insieme, ovviamente dando sempre la priorità a chi è più anziano ma anche valutando le mansioni che ciascuno ricopre, o la sua esposizione al rischio».
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