Italia e Estero

Covid: ecco la scala delle priorità per chiedere il tampone

La Regione Lombardia ha domandato alle farmacie di allungare l'orario di apertura e stilato indicazioni per razionalizzare l'accesso
Bresciani in coda nel parcheggio del Brixia Forum per il tampone nei giorni scorsi - Foto Gabriele Strada /Neg © www.giornaledibrescia.it
Bresciani in coda nel parcheggio del Brixia Forum per il tampone nei giorni scorsi - Foto Gabriele Strada /Neg © www.giornaledibrescia.it
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Non si ferma la corsa ai tamponi: dopo il cenone di Natale, ora sembra essere il richiamo dei festeggiamenti privati dell'ultimo dell'anno e delle settimane bianche a indurre molti a rivolgersi a farmacie e centri tamponi. Oltre ovviamente all'elevato numero di contagi che la curva pandemica in impennata ogni giorno aggiunge al novero di quelli precedenti.

La Regione Lombardia, viste le criticità registrate soprattutto a Milano negli ultimi giorni, ha attivato una task force tamponi che, guidata da Guido Grignaffini, si è riunita stamane
provvedendo ad alcune prime iniziative urgenti, come l'ampliamento del numero dei punti tampone a Milano città.

Ma novità potrebbero interessare da vicino anche il Bresciano: tutte le Asst sono state invitate ad attivare orari dedicati ai tamponi presso i loro centri prelievi, mentre la direzione generale Welfare invierà una lettera a Medici di medicina generale e Pediatri di libera scelta per sensibilizzarli circa la necessità di effettuare direttamente i tamponi ai propri assistiti evitando loro inutili e talvolta rischiosi spostamenti.

«Abbiamo chiesto alle farmacie - spiega Grignaffini - la disponibilità ad allungare gli orari serali del servizio tamponi e a dedicare alcuni orari specifici ai cittadini che necessitano di tampone a seguito di contatti stretti. La direzione generale Welfare, a questo proposito, ha già concordato con Federfarma l'invio di una richiesta formale che l'associazione si prenderà cura di trasmettere urgentemente ai propri associati per le adesioni».

Nel mese di dicembre sono stati effettuati circa 3,5 milioni di tamponi in Lombardia, il 21,5% di tutti i tamponi somministrati in Italia. Una percentuale che sale al 22,3% nell'ultima settimana. La percentuale di popolazione lombarda, di contro, è circa un sesto di quella italiana, il 16,7%. Questa situazione ha creato, come in tutto il resto del Paese,
alcune criticità e rallentamenti nell'offerta del servizio tamponi.

Verificato l'aumento di incidenza e di richiesta di tamponi diagnostici per Sars-CoV2 sono state elaborate le indicazioni utili per razionalizzare l'offerta e garantire la possibilità di eseguire tamponi ove necessario.

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Si rammenta che il sistema di testing a carico del SSR deve essere prioritariamente dedicato in forma esclusiva ai pazienti sintomatici e con richiesta da parte del medico di medicina generale o del pediatra di libera scelta (tramite prenotazione informatica da ATS da MMG/PLS oppure tramite ricetta presentandosi direttamente).

In particolare, è stata classificata la scala delle priorità per chiedere il tampone:

  • Priorità 1: casi sintomatici (con prenotazione di medici di medicina generale o Ats);
  • Priorità 2: guarigione (con stampato provvedimento di isolamento di Ats o prenotazione di Ats);
  • Priorità 3: contatti stretti (fine quarantena), sorveglianza scuole e rientro da estero (con stampato provvedimento di isolamento di Ats o prenotazione di Ats);
  • Priorità 4: Green Pass (farmacie o privato autorizzato).

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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