Covid, ecco come vanno le vaccinazioni in Italia e nel Mondo
Raggiunge quota 17.257.664 il numero delle vaccinazioni anti Covid somministrate in Italia, secondo i dati diffusi dal Ministero della Salute e aggiornati alle 17.35 di oggi, sabato 24 aprile 2021. Vaccino inoculato a 9.941.528 donne e 7.316.136 uomini.
Il totale delle persone vaccinate (a cui sono state somministrate la prima e la seconda dose), invece, è di 5.096.975. Il maggiore numero dei destinatari è rappresentato dagli Over 80 (5.676.265), seguito da operatori sanitari e sociosanitari (3.171.236), soggetti fragili e Caregiver (2.248.065), Fascia 70-79 (2.283.421), personale scolastico (1.147.517), personale non sanitario impiegato in strutture sanitarie e in attività lavorativa a rischio (873.664), Ospiti delle Strutture Residenziali (637.865), fascia 60-69 (583.306), Forze Armate (311.742) e altro (324.583).
Le regioni con la percentuale maggiore di somministrazioni rispetto alla dotazione sono Marche (89,4%), Veneto (89,3%), Liguria (89,3%), Puglia (89,2%), Umbria (89,1%), quella con la minore percentuale e' la Calabria (75,4%). Ecco nel dettaglio le singole regioni: Abruzzo (82,9%), Basilicata (82,2%), Calabria (75,4%), Campania (86,2%), Emilia-Romagna (88,6%), Friuli Venezia-Giulia (86,5%), Lazio (85,6%), Liguria (89,3%), Lombardia (84,3%), Marche (89,4%), Molise (88,5%), Provincia autonoma Bolzano (85,6%), Provincia di Trento (85,3%), Piemonte (87,7%), Puglia (89,2%), Sardegna (85,6%), Sicilia (80,6%), Toscana (87,2%), Umbria (89,1%), Valle d'Aosta (85,8%), Veneto (89,3%).
LOMBARDIA
«Sul fronte delle vaccinazioni anti-Covid, Regione Lombardia sta procedendo molto velocemente. Secondo la tabella di marcia del generale Figliuolo dovremmo farne 51mila al giorno, ma ieri abbiamo superato quota 70mila. L'importante ora è che arrivino i vaccini per proseguire con questi ritmi». Lo ha dichiarato oggi Letizia Moratti, vicepresidente e assessore al welfare di Regione Lombardia, a margine del suo intervento al Policlinico San Matteo di Pavia per l'inaugurazione del nuovo acceleratore lineare (per la radioterapia oncologica) e di una nuova Tac-Pet.
«Siamo la prima regione in Italia per somministrazione del vaccino agli over 80 - ha ricordato Letizia Moratti -. Tra i 70enni il 45 per cento di chi ha aderito (il 45% di chi ha aderito) ha già ricevuto la prima dose; ora abbiamo aperto anche ai 60enni. Complessivamente in Lombardia sono già state somministrate più di 2 milioni e mezzo di dosi di vaccino».
EUROPA
Nel frattempo, l'Unione Europea lavora per potenziare le scorte future, nel breve e lungo periodo. La presidente della Commissione Ursula von der Leyen ha dichiarato che prevede di concludere il più grande accordo di fornitura di vaccini al mondo entro pochi giorni, acquistando fino a 1,8 miliardi di dosi del vaccino prodotto da Pfizer per il periodo 2021-2023. L'accordo sarebbe sufficiente per vaccinare i 450 milioni di abitanti dell'UE per due anni, a conferma della volontà della Commissione di puntare su vaccini a mRNA.
L'Agenzia europea dei medicinali (EMA) ha adottato due importanti provvedimenti che aumenteranno la capacità di produzione e la fornitura di vaccini all'interno dell'Unione Europea. Queste decisioni riguardano lo stabilimento Pfizer di Puurs, in Belgio, in cui aumenterà il quantitativo di dosi in uscita dall'impianto, e quello di Rovi, in Spagna, dove si infialerà il vaccino prodotto da Moderna, più velocemente rispetto a quanto visto sin ora.
L'EMA sottolinea che questo provvedimento «avrà un impatto significativo sulla fornitura del vaccino nell'Unione europea sviluppato da BioNTech e Pfizer». Intanto in un una nuova analisi dei dati, l'EMA ha dichiarato che i benefici del vaccino di AstraZeneca superano i rischi negli adulti di tutte le età e aumentano con l'aumentare dell'età e della circolazione virale. Su Johnson & Johnson, la Germania ha deciso di non imporre limiti d'età, a differenza di quanto fatto con AstraZeneca.In attesa di nuovi dati, per il Paul-Ehrlich Institute la frequenza di segnalazione di casi avversi gravi è circa 10 volte inferiore ad AstraZeneca.
Negli Stati Uniti invece, la somministrazione del vaccino è stata ripristinata per tutti gli over 18 dopo i 6 casi di rare trombosi con un basso livello di piastrine (simili a quelle viste con AstraZeneca) riscontrati su 7 milioni di vaccinati. La sospensione non ha impattato granchè sulla campagna vaccinale degli Stati Uniti: l'utilizzo delle dosi di Johnson & Johnson è estremamente minoritario rispetto a quelle di Moderna e Pfizer. Al momento sono state infatti consegnate agli stati 146,5 milioni di dosi Pfizer, 121,8 milioni di Moderna e 21 milioni di Johnson&Johnson. In tutto il Paese la campagna prosegue: tutte le persone con più di 16 anni adesso possono richiedere di vaccinarsi, il 40,6% della popolazione (135 milioni di persone) ha ricevuto una dose, mentre il 26,7% (89,2 milioni) ha ricevuto entrambe le dosi.
Nel Regno Unito il 49% della popolazione (33,2 milioni di persone) ha ricevuto una dose, mentre il 16,5% (11,2 milioni) ha ricevuto entrambe le dosi. Israele invece è ormai al 62% della popolazione con almeno una dose di vaccino ricevuta (5,3 milioni di persone), mentre il 57,8% (5 milioni di persone) ha ricevuto entrambe le dosi.
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