Italia e Estero

Covid e sindrome infiammatoria nei bimbi, Oms: «Da approfondire»

L'allerta arriva sulla base delle segnalazioni giunte da Europa e Usa di bambini ricoverati con alcuni sintomi simili alla Malattia di Kawasaki
Secondo l'Oms, è da verificare lo sviluppo nei bambini positivi al Covid di una sindrome infiammatoria multiorgano - Foto Epa/Estela Silva
Secondo l'Oms, è da verificare lo sviluppo nei bambini positivi al Covid di una sindrome infiammatoria multiorgano - Foto Epa/Estela Silva
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Una «Sindrome infiammatoria multisistemica», che può cioè coinvolgere più organi, è stata osservata in bambini e adolescenti e sembrerebbe collegata al Covid-19. L'allerta arriva dall'Organizzazione Mondiale della Sanità che, sulla base delle segnalazioni giunte da Europa e Usa di bambini ricoverati in terapia intensiva per una condizione di infiammazione sistemica con alcune caratteristiche simili alla Malattia di Kawasaki, ha sviluppato una definizione «preliminare» per classificare tali casi nei bambini.

Sono sei le condizioni campanello d'allarme che potrebbero definire la sindrome:
- febbre da oltre 3 giorni
- due condizioni tra le seguenti: congiuntivite o segni di infiammazione orale, sulle mani o sui piedi; ipotensione o shock; disfunzioni cardiache; coagulopatia; problemi gastrointestinali acuti
- marcatori elevati di infiammazione
- assenza di altre cause microbiche di infiammazione, come sepsi, staffilococco o streptococco
- evidenza di Covid-19 (test sierologici positivo) o aver avuto contatti con pazienti affetti da Covid-19.

È stata descritta in questi casi una patologia «acuta» accompagnata da una «sindrome iper infiammatoria» che porta alla compromissione di più organi. L'ipotesi iniziale è che tale sindrome possa essere collegata all’infezione da Sars-CoV-2, data la sierologia positiva nella maggioranza dei pazienti pediatrici. In questo casi i bambini sono stati trattati con terapie antinfiammatorie. Per questo, avverte l'Oms, «è essenziale caratterizzare questa sindrome ed i suoi fattori di rischio, capire le cause e descrivere gli interventi per il trattamento». Infatti, «non è chiara l'intera patologia e se la distribuzione in Europa e Nord America rifletta la realtà o se tale condizione semplicemente non sia stata riconosciuta negli altri Paesi».

L'Oms sottolinea quindi che vi è un «urgente bisogno di raccogliere dati standardizzati che descrivano le manifestazioni cliniche, la gravità, esiti ed epidemiologia». La definizione preliminare indicata dall'Oms per i bambini dunque è «Sindrome infiammatoria multisistema» e serve a «identificare i casi sospetti o confermati sia al fine di erogare i trattamenti sia al fine di effettuare un monitoraggio». Tale definizione, conclude l'Oms, «sarà rivista quando maggiori dati saranno disponibili». 

 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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