Covid-19, mezza Europa verso un nuovo lockdown
Mentre in Italia cresce l'ombra di un nuovo lockdown, diversi Paesi in tutti il mondo hanno messo in atto, o stanno per farlo, misure più stringenti per cercare di tenere sotto controllo la pandemia da Covid-19. In Europa c'è già chi ha chiuso tutto come la scorsa primavera.
FRANCIA. La Francia è stato il primo grande Paese europeo a farlo nella «seconda ondata», come annunciato mercoledì dal presidente Emmanuel Macron. Le misure sono entrate in vigore alla mezzanotte di ieri e resteranno valide almeno fino all'1 dicembre. I francesi potranno uscire solo per andare al lavoro, se non è possibile farlo da casa, per prendersi cura di una persona vulnerabile, e per una breve passeggiata nei dintorni di casa massimo un'ora al giorno. Bar e ristoranti rimarranno chiusi, così come le attività commerciali che non vendono prodotti essenziali. Gli spostamenti sono permessi, anche tra regioni, solo per tornare al proprio domicilio. Le scuole però rimarranno aperte con protocolli sanitari più stringenti. Ad esempio i bambini dai sei anni in su dovranno indossare obbligatoriamente la mascherina per poter stare in classe.
Nelle ultime 24 ore la Francia ha fatto registrare 49.215 casi e 545 decessi. Destano particolare preoccupazione gli ingressi in terapia intensiva, cresciuti nelle ultime ore di 422 unità, portando il totale a 2.563 pazienti ricoverati in terapia intensiva.
BELGIO. Anche il Belgio si appresta a entrare in un nuovo lockdown. Nelle ultime due settimane ha fatto registrare i numeri peggiori in Europa con 1.600 casi ogni 100mila abitanti (per avere un'idea la Francia ne ha 706, l'Italia 389). Il primo ministro Alexander de Croo ha parlato ieri di un «enorme pressione sul sistema sanitario», annunciando la chiusura di tutte le attività economiche non essenziali a partire da lunedì fino a metà dicembre. Nelle ultime 24 ore i casi di positività al virus hanno fatto segnare il record di 23.921 a fronte di 138 decessi.
GERMANIA. La Germania ha annunciato che aprirà i propri ospedali per i Paesi vicini come già successo la scorsa primavera, con i primi pazienti belgi che giovedì sono stati già trasferiti. Proprio in Germania, la cancelliera Angela Merkel ha annunciato che da lunedì bar e ristoranti potranno offrire solo servizio a domicilio o d'asporto, e che in più saranno chiusi cinema, teatri, palestre e piscine. Nelle ultime 24 ore il Paese ha fatto segnare un record per incremento di casi, 18.681 con un numero relativamente basso di decessi, 77. I provvedimenti del governo federale sono arrivati dopo il collasso del sistema di tracciamento dei contatti che fin qui aveva ben funzionato: «In media, a livello nazionale, non siamo in grado di capire da dove arriva il 75% dei nuovi casi», ha detto Merkel.
AUSTRIA. La situazione sembra ormai fuori controllo anche a nord delle Alpi: in Austria il governo ha annunciato il nuovo lockdown che scatterà da questo martedì e resterà in vigore almeno fino al prossimo 1 dicembre. Chiudono ristoranti, cinema e teatri, stop ai matrimoni e coprifuoco dalle 20 alle 6. Le scuole restano aperte.
REGNO UNITO. Oltremanica si viaggia sopra i 20mila nuovi contagi quotidiani. Johnson ha ceduto agli esperti imponendo un giro di vite ancora più lungo in tutta l'Inghilterra, la nazione più popolosa del Regno: dal 5 novembre al 2 dicembre. Le restrizioni, che prevedono la chiusura di tutti i negozi non essenziali, delle attività ricreative e sociali, di alberghi, ristoranti, pub e caffè salvo che per i servizi di take-away, nonché il ritorno dell'indicazione tassativa di lavorare da casa per chiunque lo possa fare. Le scuole resteranno aperte.
SPAGNA. Anche la Spagna pensa a misure più stringenti per far fronte alla seconda ondata della pandemia: i nuovi casi hanno fatto segnare due record consecutivi tra giovedì e venerdì e il governo sta concordando insieme alle Comunità autonome chiusure a livello locale che potrebbero entrare in vigore la prossima settimana.
PORTOGALLO. Da mercoledì prossimo, il 4 novembre, il Portogallo torna ad un lockdown parziale che riguarderà il 70% della sua popolazione. Lo ha annunciato il premier di Lisbona, Antonio Costa, al termine di un consiglio straordinario dei ministri dedicato alla crisi sanitaria. «È arrivato il momento in cui è necessario prendere misure più restrittive per avere il controllo su questa pandemia.
ALTRI CONTINENTI. Mentre l'Europa chiude, i residenti di Melbourne in Australia hanno festeggiato il primo giorno di libertà dopo un lockdown durato quasi quattro mesi. In Russia, il presidente Putin ha annunciato che non ha intenzione di pianificare un altro lockdown. Nelle ultime ore i casi sono stati 18.283 a fronte di 355 decessi. Nella settimana precedente le elezioni, gli Stati Uniti hanno raggiunto più di 559.000 nuove infezioni superando la soglia dei nove milioni di contagi dall'inizio della pandemia. In media i morti al giorno sono circa 800. Alcuni Stati stanno valutando di imporre limitazioni maggiori, come l'Illinois che ha già vietato di mangiare e bere in luoghi chiusi. A San Francisco le estensioni dell'attività di bar e ristoranti sono state posticipate. Anche il Canada ha introdotto misure più severe a livello locale per limitare la circolazione del virus, con il Ministero della Sanità che invita a limitare del 25% le interazioni personali.
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