Covid-19, cosa sappiamo sulla variante Omicron arrivata in Europa
Arriva in Europa Omicron, una nuova variante del coronavirus proveniente dal Sudafrica, che viene ritenuta capace di trasmettersi velocemente e contiene un alto numero di mutazioni. Alcuni stati europei come il Belgio e l’Italia hanno già deciso di introdurre alcune limitazioni per chi arriva da stati africani e anche l’Unione europea ha annunciato di voler bloccare diversi voli.
Le notizie sulla nuova variante hanno avuto effetti negativi sui mercati finanziari asiatici, europei e statunitensi. Secondo vari esperti i presupposti non sono incoraggianti, ma i dati per ora disponibili su Omicron sono estremamente limitati e occorreranno diversi giorni prima di avere valutazioni scientifiche più accurate. Questo è in sintesi quello che sappiamo finora.
Cos’è la nuova variante
Il nome tecnico di Omicron è B.1.1.529; è stata segnalata per la prima volta dall'Oms in Sudafrica il 24 novembre ed «ha un gran numero di mutazioni, alcun delle quali preoccupanti», segnala il gruppo di esperti dell'Organizzazione mondiale per la sanità incaricato di monitorare l'evoluzione della pandemia. La novità è seguita con attenzione anche dal Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc), secondo cui essa potrebbe essere associata ad una trasmissibilità molto elevata e ad un indebolimento dell'azione dei vaccini ma non a un'infezione più grave. Per il National institute for communicable diseases sudafricano, «una parziale elusione della risposta immunitaria è probabile, ma è altrettanto probabile che i vaccini offriranno ancora alti livelli di protezione contro il ricovero e la morte».
Come pensa di proteggersi l’Europa
Per ora le informazioni su Omicron sono preliminari, ma sono bastate per far salire l'allarme in tutto il mondo. «Sappiamo - ha detto Ursula von der Leyen - che le mutazioni si possono propagare in tutto il mondo in pochi mesi. È importante che l'Europa si muova velocemente e in modo compatto. Ho proposto agli Stati membri di attivare il freno d'emergenza per limitare la diffusione della nuova variante con la sospensione di tutti i voli dall'Africa australe fino a quando non avremo una chiara comprensione della gravità della variante». Stop, dunque, ai collegamenti dei 27 Stati Ue con sette Paesi: Botswana, Swaziland, Lesotho, Mozambico, Namibia (in questo Paese solo l'11,6% della popolazione è vaccinato e 230mila vaccini potrebbero essere distrutti perchè in scadenza), Sudafrica, Zimbabwe.
Cosa farà l’Italia
Con una circolare del ministro della Salute, Roberto Speranza, l'Italia aveva già disposto nella mattinata di venerdì il blocco ed una decisione analoga la stanno valutando anche gli Usa. Bloccati in albergo a Città del Capo africano i giocatori e lo staff delle Zebre Rugby, squadra basata a Parma che partecipava ad un torneo.
I primi casi in Europa
In Belgio il caso di variante ha riguardato una giovane donna che ha sviluppato i sintomi 11 giorni dopo aver viaggiato in Egitto attraverso la Turchia. Non aveva alcun collegamento con il Sudafrica o con qualsiasi altro paese del sud del continente africano. La paziente aveva una carica virale elevata al momento della diagnosi. Non era vaccinata, né era stata infettata in passato. Il Paese ha deciso una nuova stretta con la chiusura dei ristoranti alle 23 e lo stop alle discoteche. Più severo il giro di vite della vicina Olanda: «A partire da domenica, i Paesi Bassi saranno di fatto chiusi tra le 17 e le 5», ha annunciato il premier Mark Rutte.
I vaccini proteggono contro Omicron?
Sull'efficacia dei vaccini contro Omicron si dovranno attendere gli studi attivati. Pfizer conta di avere i primi risultati entro due settimane e comunque, ha assicurato l'azienda, «nel caso in cui emerga una variante del virus SasrCoV2 che sfugga al vaccino, Pfizer e BioNTech prevedono di essere in grado di sviluppare e produrre un vaccino su misura contro quella variante in circa 100 giorni, previa approvazione normativa». Stefano Fassina (LeU) e Giulia Grillo (M5S) chiedono la sospensione dei brevetti. Anche l'Italia sta monitorando la nuova variante: lo Spallanzani di Roma ha costituito una task force apposita. Il presidente dell'Istituto superiore di sanità, Silvio Brusaferro, ha spiegato che «la Delta è quella circolante oggi nel nostro Paese in maniera quasi esclusiva, mentre per la variante Delta plus i numeri sono abbastanza contenuti. Ad oggi le sequenze della variante isolata in Sudafrica non sono state riportate nel data base nazionale».
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