Italia e Estero

Covid-19: boom di casi in Usa, a Barcellona torna il lockdown

L'appello delle autorità catalane: «Rimanete in casa»
La Nova Icaria beach a Barcellona - © www.giornaledibrescia.it
La Nova Icaria beach a Barcellona - © www.giornaledibrescia.it
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Non si arresta negli Stati Uniti l'ondata di crescita del contagio da coronavirus, che registra una nuova impennata anche in Catalogna, tanto da costringere le autorità a un nuovo lockdown a Barcellona, dove si registra la quasi totalità dei nuovi casi.

Gli Usa nelle ultime 24 ore hanno registrato un nuovo record: 68.428 malati con 974 decessi che portano i casi totali a 3.560.364 e i morti a 138.201, secondo i dati della Johns Hopkins University. Una Caporetto che ha ripercussioni pesantissime anche sull'economia. Il Covid-19, ha affermato oggi il Fondo monetario internazionale nell'Article IV per gli States, ha causato «danni economici collaterali enormi» con una contrazione del 37 per cento nel secondo trimestre dell'anno. A farne le spese anche la popolarità di Trump, che ha perso la fiducia di sei americani su dieci, secondo un sondaggio di ABC News/Washington Post. Nel tentativo di rassicurare l'opinione pubblica è intervenuto Anthony Fauci, che ha lanciato uno dei suoi rari messaggi positivi: «Per quanto brutta appaia la situazione oggi sono cautamente ottimista che siamo sulla strada di riuscire a prendere il controllo» della pandemia, ha detto il direttore dell'Istituto nazionale delle malattie infettive, ricordando però l'importanza delle «misure di sanità pubblica». Ma preoccupa il fatto che la maggior parte dei contagi avvenga a causa di persone giovani e asintomatiche. Per scovarle, ha avvertito il viceministro della Sanità Brett Giroir, è necessario poter estendere al massimo i test.

Torna a crescere poi la paura in Spagna, soprattutto in Catalogna, dove in 24 ore sono stati registrati 1.300 nuovi casi, la maggioranza dei quali a Barcellona (884) e nei suoi dintorni. E con l'aumento dei malati torna anche il lockdown in parte della regione. Le autorità hanno chiesto ai residenti della capitale catalana di «restare a casa» e evitare riunioni sociali, uscite notturne e attività culturali. Proibiti anche gli assembramenti di più di 10 persone sia in pubblico che in privato. E mentre l'Oms, nel corso del consueto briefing a Ginevra, comunica che in Brasile è stato raggiunto il picco dei contagi, il Paese sudamericano è arrivato al secondo posto nel mondo per contagi (oltre due milioni) e vittime (quasi 80 mila). Al terzo posto di una classifica che tutto il pianeta segue con ossessiva apprensione c'è l'India, con oltre un milione di infezioni e scarse possibilità di contenere la diffusione della malattia. In Gran Bretagna il premier Boris Johnson ha annunciato che le autorità locali avranno la facoltà di indire lockdown nelle rispettive aree di competenza per poter «agire più velocemente» contro il virus. Ma Johnson fa mostra di ottimismo, sottolineando che l'auspicio è di un ritorno ad una «significativa» normalità nel Regno Unito alla metà di novembre, con le rimanenti restrizioni dovute alla pandemia da coronavirus da sollevare «possibilmente per Natale». Intanto il direttore generale dell'Oms Tedros Adhanom ha avvertito che «se non riusciremo ad affrontare gli impatti più ampi della pandemia da Covid-19, rischiamo una crisi ancora maggiore di quella provocata dal virus stesso».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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