Costumista di Sorrentino morto a Capri, fratello ascoltato da Ps

NAPOLI, 18 FEB - E' stato ascoltato per diverse ore, in Questura a Napoli, Giuseppe Canfora, fratello del 51enne Luca Canfora, il costumista del film "Parthenope" del premio Oscar Paolo Sorrentino, trovato senza vita il primo settembre 2023 sugli scogli di Capri, la mattina del giorno dopo le riprese del suicidio del fratello della protagonista. Secondo le indagini della Squadra mobile, coordinate dalla Procura di Napoli (pm Silvio Pavia), la morte di Luca Canfora poteva essere riconducibile solo a una caduta - accidentale o voluta - dai giardini di Augusto, belvedere soprastante gli scogli dove un canoista ha poi rinvenuto il corpo senza vita del costumista. Una tesi che però dal primo momento non ha trovato d'accordo la famiglia la quale ha presentato un esposto affinché fossero espletati ulteriori approfondimenti investigativi. A giudizio dei parenti di Canfora, infatti, le lesioni riscontrate sul corpo di Luca non sarebbero compatibili con una caduta da un'altezza di circa 100 metri. La famiglia, che si sta avvalendo della consulenza del generale Luciano Garofano, ex comandante del Ris, nell'esposto sottolinea che l'altezza dalla quale il costume sarebbe precipitato (un centinaio di metri) e, soprattutto, la tipologia del luogo (la roccia degli scogli) sul quale è finito, avrebbe dovuto portare inevitabilmente a conseguenze molto più traumatiche per il corpo della vittima.
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