Italia e Estero

Cortei in tante piazze per sciopero generale sindacati base

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MILANO, 23 NOV - Novembre caldo sul fronte delle mobilitazioni sindacali il cui giorno centrale è venerdì prossimo 29 con lo sciopero generale dei sindacati di base contro la manovra economica del Governo (e anche di Cgil e Uil). Adl Cobas, Cub, Usi Cit, Sial Cobas, Adl Varese, Sgb, Si Cobas ai quali si sono aggiunti l'associazione dei Giovani palestinesi (Pym) e l'Udap annunciano manifestazioni, cortei e presidi in molte città italiane. A Milano il concentramento è, alle 9.30, in Piazza Fontana luogo simbolico dove prima della partenza sarà deposta una corona in ricordo di Licia e Pino Pinelli e sarà realizzato un murale "per riaffermare la lotta per la giustizia sociale"; a Roma, alle 9.30, in piazza Indipendenza (il corteo passerà davanti al Mef e terminerà in piazza Barberini dove si terrà una conferenza stampa di fronte al ministero del Lavoro). Quindi il concentramento a Torino, alle 9 sarà in piazza 18 Dicembre; a Genova, alle 9.30, in largo Lanfranco, a Savona, alle 10, in piazza Saffi, a Bologna, alle 9.30, in piazza XX Settembre; a Firenze, alle 9.30, in piazza Puccini con anifestazione da via Mariti fino a piazza Dalmazia; a Padova, alle 9.30, in corso Stati Uniti, a Trento, alle 9.30, in piazza Dante e a Napoli, alle 9, in piazza 18 Dicembre. I sindacati di base contestano, tra l'altro, "le politiche imposte da un'economia di guerra e lo Stato di polizia tra cui il decreto Sicurezza", la manovra economica e la nuova austerità, lo smantellamento di tutti i servizi pubblici, la precarietà e il lavoro povero e "l'indifferenza dell'esecutivo verso il genocidio del popolo palestinese". E chiedono, tra i vari punti, "il ripristino della Scala mobile cioè l'indicizzazione dei salari, forti investimenti nella sanità pubblica, l'abolizione dei ticket sanitari, un aumento consistente di salari e pensioni, il ripristino dell'Equo canone e un piano per la costruzione di migliaia di case pubbliche a prezzi calmierati. "Un tema centrale è quello dei morti sul lavoro, di una strage continua provocata dalla precarizzazione - sottolinea il segretario nazionale della Cub, Walter Montagnoli -. Chiediamo un tavolo immediato al Governo e l'istituzione del reato di omicidio sul lavoro. La manovra economica del Governo è antipopolare e sbagliata, aumenta la povertà".

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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