Coronavirus, salgono ancora i contagi in Italia: 402 nuovi casi
Continuano a salire i nuovi contagi da coronavirus in Italia. Nelle ultime 24 ore si sono registrati altri 402 casi, portando così il totale delle persone che hanno contratto la malattia a 249.204, nonostante il nostro Paese sia quello che in Europa, in questa fase, conti il minor numero di malati come ha riferito Roberto Speranza nell'informativa al Senato sull'emergenza sanitaria. Secondo il Centro europeo per il controllo delle malattie, in Italia ci sono 5,2 casi di coronavirus per 100mila abitanti, il più basso in Europa.
Tornando ai dati di giornata, i decessi sono stati invece 6, di cui 5 in Lombardia. Il bilancio delle vittime da inizio pandemia è salito così a quota 35.187. I guariti sono stati 347. Sono i dati forniti dalla ministero della Salute.
Le Regioni Covid-free nelle ultime 24 ore sono Basilicata e Molise. La Valle D'Aosta registra un solo caso, mentre la Calabria due. Tre nuovi contagi, invece, in Sardegna e Umbria. Quattro in Trentino, cinque in Campania, sette in Friuli Venzia-Giulia, sette anche in Puglia, nove nelle Marche. In Alto Adige sono 12 i nuovi casi, mentre in Liguria 13. Ci sono poi altri 15 contagi in Abruzzo, 17 in Toscana, 22 in Piemonte, 30 in Sicilia. Sia in Veneto sia in Emilia-Romagna sono 58 i nuovi positivi, mentre la Lombardia resta la Regione con l'incremento maggiore.
A livello nazionale, comunica la cabina di regia del governo, si osserva complessivamente un aumento nel numero di nuovi casi diagnosticati e notificati al sistema integrato di sorveglianza coordinato dall’Istituto Superiore di Sanità rispetto alla settimana di monitoraggio precedente.
L’aumento è soprattutto in persone asintomatiche. L’indice di trasmissione nazionale (Rt) calcolato sui casi sintomatici, è pari a 1.01. Questo indica che, al netto dei casi identificati attraverso attività di screening e dei casi importati, il numero di casi sintomatici diagnosticati nel nostro Paese è stato sostanzialmente stazionario nelle scorse settimane.
Sebbene le misure di lockdown in Italia abbiano permesso un controllo efficace dell’infezione da SARS-CoV-2, al momento siamo in una situazione che mostra una tendenza in aumento: persiste, infatti, una trasmissione diffusa del virus che, quando si verificano condizioni favorevoli, provoca focolai anche di dimensioni rilevanti, spesso associati all’importazione di casi da Stati esteri. La situazione, relativa prevalentemente ad infezioni avvenute alla seconda decade di luglio 2020, mostra segnali di allerta. Al momento i dati confermano l’opportunità di mantenere le misure di prevenzione e controllo già adottate dalle Regioni e di mantenere alta l’attenzione alla preparazione di interventi in caso di evoluzione in ulteriore peggioramento.
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