Coronavirus, l'ora d'aria per i bambini? Gli esperti frenano
Sono chiusi in casa da settimane e per chi non ha un giardino o un balcone è dura. E così educatori, pediatri e genitori chiedono che i piccoli possano uscire per un'oretta. Ma qual è il confine tra la passeggiata e prendersi libertà che porterebbero al rinfocolarsi del virus?
Una bambina genovese di 8 anni ha anche scritto una mail al premier Giuseppe Conte proprio per chiedergli di poter concedere ai bambini «un'oretta d'aria». Anche il sindaco di Milano Giuseppe Sala chiedendo «una risposta chiara alla ragionevolezza e proporzionalità di provvedimenti emergenziali che sembrano vietare ai bambini di uscire anche solo per una mezz'ora». E chiede di permettere di «sgranchirsi le gambe, non giocare nei parchi» per evitare che questa emergenza produca effetti sul loro equilibrio psico-fisico.
Per il presidente del Consiglio superiore di Sanità, il pediatra Franco Locatelli «non è ancora il momento di far uscire i bambini ma appena le condizioni lo consentiranno sarà una delle prime misure che verrà rivista».
A Locatelli fa eco la ministra per le Pari Opportunità e la Famiglia Elena Bonetti: «Ora d'aria per bimbi? Gradualmente sì. Stiamo chiedendo ai bambini e ai giovani un sacrificio enorme: dobbiamo permettere loro, in modo graduale sicuro, tutelato di poter iniziare a fare un'attività psicomotoria, ma da soli».
Da segnalare anche la nascita di una raccolta firme su Change.org. Gli scienziati e governo frenano.
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