Coronavirus, l'intervento del premier Conte
Il presidente del consiglio Giuseppe Conte interviene con una diretta Facebook per fare il punto sulla pandemia, sulle riaperture e sugli interventi economici per contrastare la crisi causata dal Covid-19. Lo fa nel giorno in cui si torna a viaggiare liberamente tra le regioni, un passaggio fondamentale per la ripresa delle attività nel Paese.
Conte ha detto che i dati «sono confortanti», parlando di un «rinnovato entusiasmo» tra le persone «per questa socialità ritrovata». «Ce lo meritiamo», ha sottolineato: «Se possiamo farlo è perché abbiamo accettato tutti assieme di compiere dei sacrifici», ma resta necessario «fare attenzione», con il distanziamento fisico e le mascherine di protezione. Sostenere che il virus sia sparito rappresenta «una grave leggerezza», un riferimento alle recenti dichiarazioni di Alberto Zangrillo.
Conte ha ricordato che da oggi anche gli stranieri dell’area Schengen possono tornare a viaggiare in Italia. «La bellezza dell’Italia non è mai andata in quarantena», ha aggiunto spiegando che è arrivato il momento per rilanciare il brand del Paese per sostenere il turismo e, più in generale, un'economia messa a dura prova dall'emergenza.
Conte, che ha da poco raggiunto il traguardo dei suoi primi due anni a Palazzo Chigi, ha fatto un discorso che pare una dichiarazione programmatica per i prossimi tre anni di governo. Ha parlato della necessità di «modernizzare il paese, lavorando per la digitalizzazione e contrastando l’economia sommersa», di gettare le basi per un «Fisco più equo», di un lavoro «per l’innovazione», per «portare la banda larga in tutto il paese». E poi ancora sostegno alle pmi, all’industria 4.0, rilancio degli investimenti, taglio della burocrazia, sostegno del diritto allo studio, estensione dell'alta velocità: Conte ha indicato i capitoli di un piano di rinascita per l’Italia finanziato con le risorse del Recovery Fund europeo (presentato, ma ancora da approvare). Per definire tale piano, il premier ha annunciato una serie di incontri con portatori di interessi e parti sociali, la formula utilizzata è quella degli stati generali.
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