Coronavirus, ecco dove sono i dieci focolai d'Italia
Le buone e le cattive notizie. Da un lato ci sono i dati confortanti che riportano la situazione al 1° marzo, con soli 8 morti in 24 ore a livello nazionale per coronavirus (stando almeno ai casi censiti). Dall'altro lato, però, preoccupano i focolai scoppiati a Fiumicino e a Bologna ad invitare alla cautela. Tenuto anche conto che con l'avanzare dell'estate si moltiplicano le occasioni di assembramento, come accaduto agli imbarchi dei traghetti per Capri ed in una nota discoteca di Rimini.
In quello alla Bartolini di Bologna sono stati registrati 107 casi di positività al Coronavirus su 328 tamponi sottoposti: 79 sono dipendenti, 28 familiari o conoscenti. L'Ausl ha deciso di non chiudere il polo logistico scommettendo sulle misure di contenimento promosse. Sempre nel capoluogo emiliano, inoltre, da oggi screening con 200 tamponi nell'hub per migranti di via Mattei, dopo l'accertamento di due casi positivi tra ospiti della struttura, magazzinieri per Bartolini. Un mini-focolaio è stato poi rilevato in una residenza per anziani del Bolognese: 7 i positivi, tutti asintomatici.
L'allarme è scattato anche a Fiumicino (Roma). Dopo quello dell'altroieri, è stato chiuso dalla Asl un altro locale a causa della positività dei titolari. Già eseguiti 800 tamponi per verificare il contagio e domani si proseguirà con il tracciamento di tutti i contatti che hanno avuto a che fare con le strutture di ristorazione. L'indagine epidemiologica, fa sapere l'Unità di crisi della Regione Lazio, verrà estesa anche all'Ambasciata del Bangladesh di Roma dove il 22 giugno si è recato il dipendente ora ricoverato allo Spallanzani.
Situazione calma, infine, a Mondragone (Caserta), sede di un altro focolaio. «Nelle cinque palazzine messe in quarantena - ha spiegato il governatore campano Vincenzo De Luca - non vi è più nessun abitante positivo dopo che quelli già rilevati sono stati trasferiti in strutture sanitarie».
Sul fronte assembramenti, si registra l'accorato appello del sindaco di Capri, Marino Lembo, dopo le code al molo Beverello di Napoli per le partenze verso le isole. Gli assembramenti, ha detto, «sono intollerabili e in aperta violazione delle disposizioni vigenti».
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