«Contrario alla ripresa del campionato: il virus circola ancora»
«Io sono contrario alla ripresa del campionato, perché abbiamo un virus che circola ancora. Anche se siamo in una fase calante, circola ancora in tutta Italia».
Così Antonio Cassone, già direttore del dipartimento Malattie Infettive dell'ISS e ordinario di Microbiologia Medica alla Sapienza di Roma. «Noi abbiamo degli atleti che devono dare il massimo in campo - ha aggiunto -. Penso che non sia il caso di sottoporre queste persone a un ciclo di sforzi del genere. Lo sforzo fisico, è dimostrato, comporta un peggioramento dell'infezione. Il primo malato italiano, il famoso Mattia di Codogno, era un grande sportivo e aveva fatto addirittura due partite in due giorni. Pur essendo giovane, la gravità della malattia forse è stata tale proprio in virtù dello sforzo fisico, che sembra possa incrementare la gravità dell'infezione».
«Sul calcio ci sono grossi interessi economici, è evidente - ha detto ancora Cassone -. Io so soltanto che alcuni medici sportivi erano contrari, così come qualche allenatore. Penso che sarebbe bene ricominciare il campionato a settembre. Con la speranza che allora avremmo assestato una botta seria al virus, magari eliminandolo, o che almeno ci saranno terapie di qualità per guarire dall'infezione».
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