Conto salatissimo a Venezia, il turista scrive al sindaco
Un pranzo da incubo, verrebbe da dire. E’ stato un pasto indigesto per una famiglia inglese, che si è vista recapitare al tavolo un conto finale di 526,50 euro. Avevano iniziato il pranzo con un antipasto di venti ostriche a 5,5 euro ciascuna, poi hanno ordinato un piatto di spaghetti al nero di seppia che padre, madre e figlio avevano diviso in tre. Ma hanno proseguito con una grigliata di tre chili e mezzo con branzini, astici e scampi da 297 euro.
Così al tavolo del ristorante a due piani a pochi passi da piazza San Marco a Venezia è arrivata la bastonata finale. Luke Tang, turista di origine orientale residente a Birmingham, ha scritto una lettera al sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro, e all’agenzia di stampa Ansa. «Non mi aspetto alcun rimborso – premette - ma vorrei attirare la vostra attenzione su un tale comportamento che rischia di rovinare la reputazione di Venezia».
Ma i titolari della trattoria «Casanova» non ci stanno: «Tre chili e mezzo di pesce in tre, hanno mangiato, in un locale ristrutturatissimo, schermi al plasma, listini chiarissimi». Insomma, sta al cliente non farsi prendere per la gola.
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