Italia e Estero

Contagi e ricoveri in aumento: «Non abbassare la guardia»

Tra il 5 e l'11 agosto sono aumentati i casi di Covid-19 in Italia e sono tornati a salire anche i ricoverati, evidenzia Fondazione Gimbe
La provetta di un test sierologico - Foto Ansa/Giuseppe Lami © www.giornaledibrescia.it
La provetta di un test sierologico - Foto Ansa/Giuseppe Lami © www.giornaledibrescia.it
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Nella settimana tra il 5 e l'11 agosto sono aumentati i casi di Covid-19 in Italia, e sono tornati a salire anche i pazienti ricoverati. Lo rileva la Fondazione Gimbe, secondo cui questi sono «spie rosse che invitano a non abbassare la guardia». 

Il monitoraggio indipendente rileva nella settimana 5-11 agosto, rispetto alla precedente, un incremento del 46% dei nuovi casi (2.818 contro 1.931), a fronte di una consistente diminuzione dei tamponi diagnostici (174.671 contro 187.316). Relativamente ai dati ospedalieri in aumento (801 contro 761) i pazienti ricoverati con sintomi e quelli in terapia intensiva a (49 contro 41). In cinque Regioni si rileva una riduzione complessiva di 31 nuovi casi rispetto alla settimana precedente, con variazioni minime che oscillano dai -2 della Provincia di Trento ai -13 di Bolzano. 

Quindici regioni fanno registrare un aumento dei nuovi casi: svettano Lombardia (+198) e Sicilia (+153), mentre altrove gli incrementi oscillano dai +5 della Valle d'Aosta ai +98 del Piemonte. Stabile la Regione Marche. Il 40,7% degli attualmente positivi si concentra in Lombardia (5.514); un ulteriore 47,8% si distribuisce tra Emilia-Romagna (1.790), Veneto (1.300), Lazio (1.101), Piemonte (822), Sicilia (538), Toscana (535), Campania (402); i rimanenti 1.559 casi (11,5%) in 11 Regioni e 2 Province autonome con un range che varia dai 15 della Valle d'Aosta ai 229 della Puglia. 

«La Fondazione - conclude il presidente Nino Cartabellotta - ribadisce innanzitutto la necessità di aderire ai comportamenti raccomandati. In secondo luogo, invita le autorità sanitarie a potenziare la sorveglianza epidemiologica. Infine, invita tutti gli esperti a fornire comunicazioni pubbliche equilibrate, oggettive e, nell'incertezza, seguire il principio di precauzione. Altrimenti sull'avvio dell'anno scolastico incombe lo spettro di nuovi lockdown». 

 

 

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