Italia e Estero

Condono fiscale: la denuncia, le rettifiche e le reazioni

Ecco cosa è successo nelle ultime ore, dalla denuncia alle reazioni politiche
Di Maio a Porta a porta Foto Ansa  © www.giornaledibrescia.it
Di Maio a Porta a porta Foto Ansa © www.giornaledibrescia.it
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Il condono fiscale si allarga, con tanto di scudo penale, anche per i casi di riciclaggio. E la politica si tinge di giallo. Prima scatta la denuncia shock del leader dei 5S Luigi Di Maio che fa sapere di essere pronto ad andare in procura: «al Quirinale è arrivato un testo manipolato», dice a Porta a Porta.

Il vicepremier non chiarisce con chi ce l'ha, se con l'alleato leghista o con il Ministero dell'Economia, sostenendo di non sapere se la «manina» che ha riscritto il testo approvato lunedì in Consiglio dei ministri sia «politica o tecnica».

Il Colle quasi in contemporanea (ed ecco il secondo giallo) replica però di non «aver mai ricevuto» il testo, che in quanto decreto legge deve essere firmato dal presidente della Repubblica. Agli uffici di Di Maio risulta però che «il testo sia andato al Quirinale. Se non è così- osserva - basta allora lo stralcio».

Ad avvalorare indirettamente il fatto che il testo ufficiale non sia mai arrivato al Colle è Giuseppe Conte il quale fa sapere, da Bruxelles, di aver bloccato l'invio del decreto al Quirinale «dopo essere stato informato delle criticità sulla misura».


Ma l'uscita del leader M5s è destinata a lasciare strascichi politici, perché irrita la Lega, che - silente Matteo Salvini - va allo scontro. «Noi siamo gente seria e non sappiamo niente di decreti truccati, stiamo lavorando giorno e notte sulla riduzione delle tasse, sulla legge Fornero e sulla chiusura delle liti tra cittadini ed Equitalia», affermano esponenti leghisti in una durissima nota ufficiale.

Le opposizioni (e non solo) intanto irridono o condannano.

«È chiaro che al di là di ciò che è successo, questo lo vedrà il Cdm nella propria interlocuzione, sono fermamente contrario a che ci sia questo articolo all'interno del decreto». Così il presidente della Camera Roberto Fico a chi gli chiede di commentare lo scontro sul dl fisco e il condono. A chi gli chiede se sia contrario quindi allo scudo fiscale, Fico replica: «Certo» mentre alla domanda se sia contrario anche alla 'pace fiscalè nella sua interezza risponde: «Questo è un discorso lungo...».

 «I magistrati di Roma attendono che Luigi di Maio si presenti in Procura per depositare la denuncia contro il suo stesso governo, come ha annunciato a milioni di italiani su Rai1, sui giornali e sui social network. Come mai ancora non si è presentato?». Lo scrive su facebook il deputato del Partito democratico Ubaldo Pagano.

«Come mai Di Maio - prosegue Pagano - non ha ancora denunciato il premier Conte, l'unico titolato a inviare un testo al Quirinale, o il sottosegretario Giorgetti, che vidima e
verifica la scrittura di ogni decreto, o il viceministro Garavaglia, che ha detto che tutti sapevano del contenuto del Dl Fiscale, compresi anche i ministri M5s? Se non lo farà, sarà la conferma che ha mentito, che era tutta una buffonata, come peraltro è evidente dalla lunga sequenza di smentite subite, a partire dal Quirinale. Stanno varando il più grande condono della storia degli ultimi decenni, la mafia e la malavita stanno
purtroppo già brindando».

«Ci sono due verità contrapposte, quella della Lega e quella dei Cinquestelle. Noi crediamo a quella della Lega: sul condono tutti sapevano, era intervenuto un accordo. Di Maio e/o chi per lui deve ora buttare in aria questo accordo per compiacere il popolo pentastellato in arrivo a Roma per la manifestazione nazionale. Come finirà la telenovela è un pò più complicato prevederlo. Salvini ha già sottolineato che la Lega è seria, che non fa complotti e non usa manine. Aspettiamo e vediamo». Lo dichiara Anna Maria Bernini, capogruppo di Forza Italia al Senato

«Per un Paese che ha bisogno di trovare risorse per lo sviluppo e la creazione di posti di lavoro - dice Susanna Camusso segretario della Cgil - si parte invece con una operazione che è quella di dire ancora una volta agli evasori continuate pure a evadere perché tanto poi qualcuno vi salverà. E credo che, come tutti siamo in grado di vedere siamo passati da una teorica rottamazione delle cartelle di nuovo a un gigantesco condono, questo diventerà il segno della manovra».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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