Componenti Boeing 787 Dreamliner non sicure, indaga Procura
BRINDISI, 05 OTT - Due società aerospaziali brindisine avrebbero fornito componenti aeronautiche non a norma alla Leonardo-Aerostrutture per la produzione dei settori 44 e 46 del Boeing 787 Dreamliner. Ciò ha comportato - secondo la Procura di Brindisi, che ha indagato 7 persone e due società - la realizzazione di parti aeree "con caratteristiche di resistenza statica e allo stress notevolmente inferiori, con riflessi sulla sicurezza del trasporto". Per la realizzazione di componentistica anche strutturale dei velivoli, sarebbe stato impiegato titanio puro, invece di lega di titanio, e anche le leghe di alluminio utilizzate erano difformi dalle previste. Per questi fatti, la Procura di Brindisi ha emesso l'avviso di conclusione delle indagini preliminari nei confronti di sette persone e due società, ritenuti coinvolti in un'associazione per delinquere finalizzata alla commissione di reati che vanno dall'attentato alla sicurezza dei trasporti, all'inquinamento ambientale, alla frode in commercio. Le indagini hanno portato al sequestro di circa 6.000 parti di aeroplano per i successivi esami qualitativi, realizzate - secondo le indagini - in materiale diverso da quanto previsto dalle specifiche di progetto. Le consulenze disposte dalla Procura della Repubblica di Brindisi e svolte da tecnici specializzati nel settore aerospaziale hanno certificato - è detto in una nota dei pm brindisini - la non conformità di almeno 4.829 componenti realizzate in titanio e di almeno 1.158 componenti di alluminio. Le perizie e le indagini, condotte anche con rogatoria internazionale negli Stati Uniti, si sono concluse accertando che alcuni componenti strutturali non conformi potessero, sul lungo periodo, creare danno alla sicurezza dei velivoli, imponendo alla compagnia americana l'avvio di una campagna straordinaria di manutenzione degli aeromobili coinvolti. In questo filone investigativo viene contestata la commissione di reati di attentato alla sicurezza dei trasporti e frode in commercio, in forma associativa, da parte di amministratori - di fatto e di diritto - di due società brindisine attive nel settore aerospaziale, ai danni della Leonardo e dell'americana Boeing, aziende leader mondiali nella produzione di aeromobili per scopi civili e militari. L'inchiesta è stata avviata dopo una precedente indagine conclusasi nel 2021, che aveva portato al sequestro dei compendi aziendali delle due società per fatti di bancarotta, a tre arresti e alla denuncia di altri quattro indagati.
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