Italia e Estero

«Collaborazione o mi dimetto», Conte avvisa Lega e M5S

Nella conferenza stampa di ieri Conte ha elencato i risultati del suo esecutivo e si è rivolto a Salvini e Di Maio
Il premier Giuseppe Conte durante la conferenza stampa - Foto Ansa © www.giornaledibrescia.it
Il premier Giuseppe Conte durante la conferenza stampa - Foto Ansa © www.giornaledibrescia.it
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«Non mi presto a vivacchiare, galleggiare. Sono pronto a rimettere il mio mandato al presidente della Repubblica». Eccolo, l'ultimatum di Giuseppe Conte. Il presidente del Consiglio guarda dritto davanti a sé e si rivolge a Matteo Salvini e Luigi Di Maio. «Decidano» se vogliono andare avanti o no, con «leale collaborazione» e «senza provocazioni».

Nel suo discorso davanti alle telecamere il premier cita la Costituzione, dice che è fedele solo al giuramento che fece dodici mesi fa, quando arrivò a Palazzo Chigi per guidare il governo del cambiamento. Giuseppe Conte, di fronte al bivio più difficile della sua breve ma intensa vita politica, mostra i muscoli, non molla la presa ma mette sul piatto la poltrona di palazzo Chigi. In diretta tv, dopo aver elencato i risultati del suo governo, chiede di rilanciare su basi più solide il suo mandato ma - sottolinea - non ad ogni condizione. 

«La Lega c’è», risponde Salvini, mentre il premier ancora sta parlando e dettando la sua agenda. «Allora vediamoci», ribatte Conte, mentre Di Maio più tardi ricorda che il Movimento è la prima forza politica e che è «leale». La crisi è aperta, il premier riferisca in Parlamento, gridano compatte le opposizioni. E a certificare una crisi in atto, c’è lo scontro durissimo che si consuma in serata nel vertice convocato da Conte a Palazzo Chigi per discutere l’emendamento della Lega al decreto sblocca cantieri che vorrebbe sospendere per due anni il codice degli appalti. M5s e premier sono contrari e, spiegano fonti pentastellate, la Lega si presenta al tavolo senza alcun elemento tecnico a favore della norma. La riunione, presente Tria, finisce prima del tempo. E la sensazione è che le parole di Conte in conferenza stampa siano già state dimenticate.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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