Cittadinanza a Mussolini: assessore Fvg, ferite non cicatrizzate
TRIESTE, 15 NOV - "Spiace leggere le affermazioni di qualche membro del governo (sloveno, ndr) su ipotetiche polemiche quando in casa il governo (sloveno) ha in casa propria, in Parlamento a Lubiana, un grande mosaico con un carro armato con la stella rossa in piazza Unità." Lo ha detto l'assessore del Fvg all' Ambiente Fabio Scoccimarro intervenendo alla cerimonia per i 60 anni di attività dell' Istituto di fisica teorica Abdus Salam di Trieste, riferendosi alle dichiarazioni della ministra degli Esteri slovena, Tanja Fajon, che ieri ha criticato la decisione del Consiglio comunale di Gorizia di non bocciare una mozione di parte della opposizione che mirava a privare Benito Mussolini della cittadinanza onoraria della città italiana, conferita nel 1924. Spiace tanto più perché si è alla vigilia di Go!2025, Gorizia e Nova Gorica capitale della cultura, "il cui obiettivo è unire tutti i popoli che qui convivono da secoli", ha aggiunto l'assessore. "Il nostro territorio ha ferite profonde, che non sono ancora cicatrizzate - ha incalzato Scoccimaro (Fratelli d'Italia). Dico spesso a chi viene a Trieste per la prima volta che il dopoguerra italiano qui non è ancora concluso". Scoccimarro, a margine ha rafforzato le critiche ricordando l' "odiosa scritta a Tito sul monte Sabotino. Quando proposi al Presidente sloveno di toglierla sostituendola con un simbolo d'amore come la croce cristiana ci fu un imbarazzato silenzio e diedi lavoro a voi giornalisti con titoli da prima pagina". Qui all'Ictp "si guarda al futuro, e io spero si possa guardare a un futuro di coesione evitando le polemiche del passato che è giusto rimangano nei libri di storia e non facciano parte dell' attualità".
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato