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Chi ha lanciato missili sulla Siria? Il giallo e le smentite

Il presunto lancio di missili su Homs e su una base aerea apre un nuovo giorno di tensioni geopolitiche attorno alla Siria
La base di Shayrat in una fotografia aerea del 2017 diffusa dal Dipartimento della Difesa Usa - Foto Ap/Ansa © www.giornaledibrescia.it
La base di Shayrat in una fotografia aerea del 2017 diffusa dal Dipartimento della Difesa Usa - Foto Ap/Ansa © www.giornaledibrescia.it
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Non c’è tregua nei cieli della Siria, destata questa mattina dalle traccianti di quello che per alcune ore è stato indicato da fonti governative come un nuovo attacco missilistico statunitense.

Nelle prime ore della mattinata la tv di Stato siriana, ha in realtà riportato solamente una nuova aggressione, alludendo implicitamente a quella dei giorni scorsi, complici forse le dichiarazioni (a mezzo Twitter...) del presidente Usa Trump. Nessuna altra informazione però è stata offerta sulla provenienza dell’attacco.

Sono stati media vicini ad Hezbollah a parlare di sei missili che sarebbero stati lanciati su Homs (città al centro del Paese mediorientale) e di altri tre piombati sull’aeroporto militare di Duma, a nord-est  di Damasco. L’agenzia di stampa siriana Sana, ripresa poi dalla tv di Stato, ha dichiarato che l’azione della contraerea avrebbe abbattuto i missili lanciati su Homs. L’obiettivo dell’attacco sembrava essere la base aerea Shayrat.

Fonti militari siriane hanno però poi smentito tali informazioni, sostenendo che la difesa aerea si sarebbe attivata, ma a seguito di un falso allarme.

L’ipotesi che si trattasse di un attacco americano è stata subito smentita dal Pentagono che, commentando queste indiscrezioni, ha riferito che non ci sono nuove attività militari americane al momento in Siria.

Che si trattasse di un nuovo attacco “esterno” alle forze siriane in campo - governative da un lato, ribelli dall’altro - era maturata alla luce dell’operazione congiunta di Usa, Francia e Regno Unito scattata sabato scorso (14 aprile) in risposta al presunto attacco chimico a Duma che ha lasciato decine di vittime. Sull’effettiva natura dell’attacco, denunciato per chimico dai ribelli e smentito per tale dalle unità del presidente Hassad, non c’è ancora responso certo. Le forze siriane e russe hanno infatti bloccato l’accesso, fino a mercoledì, agli ispettori dell’Opac che cercano prove dell’uso di armi chimiche.

Fonti militari israeliane hanno preferito non commentare, dopo che smentita l’ipotesi dell’attacco Usa, era circolata anche quella che a lanciare i missili sulla Siria fosse stato proprio il vicino Israele.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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