Italia e Estero

Centomila dollari per chi riesce a stare un anno senza smartphone

A lanciare l'insolito concorso è Vitaminwater, marchio di acque funzionali appartenente a Coca-Cola
Il digital detox è una pratica sempre più diffusa (foto archivio)
Il digital detox è una pratica sempre più diffusa (foto archivio)
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Centomila dollari a chi riesce a stare senza smartphone per un anno. A lanciare l'insolito concorso è Vitaminwater, marchio di acque funzionali appartenente a Coca-Cola, che sfida l'homo technologicus a passare 365 giorni senza smanettare su smartphone e tablet. Una tendenza che non suona nuova, come dimostra il successo del telefono senza internet.

Per provare a partecipare, oltre a essere residente in Usa, entro l'8 gennaio occorre scrivere su Twitter o Instagram come si vorrebbe usare l'anno senza smartphone, insieme agli hashtag #NoPhoneforaYear e #contest.

In seguito una giuria valuterà i post dando un punteggio a creatività, originalità, umorismo, qualità di foto o video e anche della grammatica. A questo punto il vincitore potrà iniziare la sfida: munito di un telefono old-style, di quelli in uso a metà degli anni Novanta, dovrà trascorrere 52 settimane lontano da smartphone e tablet, compresi quelli di amici e familiari, ma potrà utilizzare computer e altoparlanti smart come Google Home e Amazon Echo.

Lo sponsor - si legge nelle regole - si riserva il diritto di fare verifiche nel corso dell'anno, e di sottoporre il partecipante alla macchina della verità alla fine dei 12 mesi. Se la persona deciderà di arrendersi dopo sei mesi, avrà comunque diritto a 10mila dollari. Sui social sono già molti i post di chi vuole affrontare la sfida. Livia si dice pronta a guardare le costellazioni invece del display, Amelia si concentrerebbe sul college e Lady Brown riprenderebbe gli studi. Rhiannon userebbe il tempo per allenarsi per la maratona, fare un viaggio coast-to-coast sulla Route 66, visitare tutti i parchi nazionali e attraversare a nuoto il canale della Manica. In parecchi passerebbero più tempo con i figli e le persone care.

 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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