Catturato l'orso M49: finisce la fuga di «Papillon»
È finita la fuga dell'orso M49-Papillon: ieri mattina è stato catturato dai forestali nella zona del Lagorai, nel Trentino orientale, grazie ad una trappola a tubo. Dopo la cattura, avvenuta in località Socede nel comune di Castel Tesino, il plantigrado è stato trasportato al Centro faunistico del Casteller, a sud di Trento, da dove era riuscito a scappare alla fine di luglio, bissando l'impresa compiuta un anno fa.
La cattura - precisano i forestali - non è stata facile anche per il fatto che M49 nelle settimane scorse aveva perso il radiocollare, probabilmente a causa di un significativo calo di peso. Ma le tracce lasciate dopo una serie di attacchi ad animali d'allevamento tra Lagorai, Tesino e Bassa Valsugana, hanno consentito di stringere il cerchio attorno all'orso fuggitivo. Essendo la zona con scarsa copertura telefonica, le trappole sono state monitorate con un sistema radio e personale presente sul posto. Ora M49 - assicurano gli esperti - sta bene, pesa 182 kg e svolgerà un percorso di adattamento analogo a quello condotto la scorsa primavera.
«Per il recinto si punterà su un contenimento di natura fisica e con ogni probabilità elimineremo la parte di elettrificazione», precisa il dirigente provinciale Romano Masè.
Soddisfazione per la cattura è stata espressa dal presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti. «Ho informato il ministro Costa e nei prossimi giorni ci saranno interlocuzioni. Per noi la cattura pone fine alla fuga dell'orso». «Se dal ministro arriveranno proposte per trasferire uno o più esemplari le valuteremo, ma al momento abbiamo comunque bisogno di organizzarci per avere più spazi. Se dovesse essere presa JJ4 troveremo il modo di inserire anche lei al Casteller», ha aggiunto Fugatti.
E a proposito di JJ4, l'orsa protagonista di un incontro ravvicinato con padre e figlio finito con il loro ferimento, proprio ieri le associazioni animaliste Opia ed Enpa hanno annunciato l'impugnazione dell'ordinanza di cattura emessa l'11 agosto dallo stesso Fugatti. Questo dopo che il Tar il 31 luglio aveva sospeso l'efficacia della precedente ordinanza di abbattimento. Insomma, la vicenda degli orsi del Trentino, che continua a suscitare le aspre critiche degli animalisti contro la Provincia, non è per nulla chiusa.
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