Italia e Estero

Caso Montante, in Cassazione cade l'associazione a delinquere

Una immagine di archvio del procuratore generale Vitaliano Esposito, durante il suo intervento in Cassazione.La procura generale della Corte di Cassazione "non ha svolto alcun ruolo, neppure di formulazione di parere, nella vicenda dell'assegnazione della causa Mondadori alle sezioni unite della Cassazione". E' quanto si legge in un comunicato nel quale il pg Esposito, smentisce la fondatezza di notizie di stampa "che collegano, sia pure in modo vago, la Procura generale della Corte di Cassazione a contatti con soggetti indagati nel procedimento penale cosiddetto P3". DANIELE SCUDIERI/ANSA /
Una immagine di archvio del procuratore generale Vitaliano Esposito, durante il suo intervento in Cassazione.La procura generale della Corte di Cassazione "non ha svolto alcun ruolo, neppure di formulazione di parere, nella vicenda dell'assegnazione della causa Mondadori alle sezioni unite della Cassazione". E' quanto si legge in un comunicato nel quale il pg Esposito, smentisce la fondatezza di notizie di stampa "che collegano, sia pure in modo vago, la Procura generale della Corte di Cassazione a contatti con soggetti indagati nel procedimento penale cosiddetto P3". DANIELE SCUDIERI/ANSA /
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ROMA, 30 OTT - Cade l'accusa di associazione a delinquere, con la formula perché il fatto non sussiste, per l'ex presidente di Confindustria Sicilia, Antonello Montante (condannato a 8 anni in appello) e altri due imputati nell'inchiesta su presunte attività di dossieraggio. Lo hanno deciso i giudici di Cassazione che hanno fatto cadere le accuse anche per i reati di rivelazione del segreto di ufficio e di accesso abusivo a sistema informatico, "in questo ultimo caso limitatamente alle condotte poste in essere fino al giugno 2014" per intervenuta prescrizione. I giudici hanno disposto, quindi, un appello bis per il ricalco della pena per i reati di accesso abusivo compiuti dopo il 2014 e di corruzione, fattispecie per le quali è stata dichiarata "irrevocabile la responsabilità penale".

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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