Italia e Estero

Capotreno presa a schiaffi, identificato e denunciato un 42enne

Avrebbe tentato di strangolare la fidanzata minacciandola anche di morte. A denunciare l'accaduto una ragazza romana di 20 anni che la notte tra sabato e domenica ha chiesto aiuto citofonando ai carabinieri della stazione di Roma Prenestina. Ha raccontato che poco prima durante una violenta discussione, il fidanzato aveva tentato di strangolarla con il filo del caricabatterie del cellulare e successivamente, dopo essere riuscita ad allontanarsi, le aveva inviato messaggi minatori con esplicite minacce di morte. La ventenne ha inoltre riferito di essere stata già vittima di episodi simili da circa un anno, mai denunciati, e in una circostanza di essere stata anche abusata sessualmente. La vittima è stata soccorsa e trasportata in ospedale per essere sottoposta al protocollo antiviolenza ed è stata dimessa con una prognosi di 20 giorni. I carabinieri della stazione Prenestina con la collaborazione dei carabinieri della Stazione Piazza Dante hanno attivato il codice rosso e si sono messi sulle tracce del fidanzato, 19enne romano. All'oscuro della denuncia, il ragazzo aveva fatto sapere alla fidanzata che la stava aspettando sotto la casa in cui convivevano. Ma all'appuntamento si sono presentati i militari che lo hanno arrestato per maltrattamenti in famiglia, tentato omicidio e violenza sessuale. Il Tribunale di Roma ha convalidato l'arresto e disposto per lui gli arresti domiciliari e l'applicazione del braccialetto elettronico. ANSA/Carabinieri ANSA PROVIDES ACCESS TO THIS HANDOUT PHOTO TO BE USED SOLELY TO ILLUSTRATE NEWS REPORTING OR COMMENTARY ON THE FACTS OR EVENTS DEPICTED IN THIS IMAGE; NO ARCHIVING; NO LICENSING +++ NPK
Avrebbe tentato di strangolare la fidanzata minacciandola anche di morte. A denunciare l'accaduto una ragazza romana di 20 anni che la notte tra sabato e domenica ha chiesto aiuto citofonando ai carabinieri della stazione di Roma Prenestina. Ha raccontato che poco prima durante una violenta discussione, il fidanzato aveva tentato di strangolarla con il filo del caricabatterie del cellulare e successivamente, dopo essere riuscita ad allontanarsi, le aveva inviato messaggi minatori con esplicite minacce di morte. La ventenne ha inoltre riferito di essere stata già vittima di episodi simili da circa un anno, mai denunciati, e in una circostanza di essere stata anche abusata sessualmente. La vittima è stata soccorsa e trasportata in ospedale per essere sottoposta al protocollo antiviolenza ed è stata dimessa con una prognosi di 20 giorni. I carabinieri della stazione Prenestina con la collaborazione dei carabinieri della Stazione Piazza Dante hanno attivato il codice rosso e si sono messi sulle tracce del fidanzato, 19enne romano. All'oscuro della denuncia, il ragazzo aveva fatto sapere alla fidanzata che la stava aspettando sotto la casa in cui convivevano. Ma all'appuntamento si sono presentati i militari che lo hanno arrestato per maltrattamenti in famiglia, tentato omicidio e violenza sessuale. Il Tribunale di Roma ha convalidato l'arresto e disposto per lui gli arresti domiciliari e l'applicazione del braccialetto elettronico. ANSA/Carabinieri ANSA PROVIDES ACCESS TO THIS HANDOUT PHOTO TO BE USED SOLELY TO ILLUSTRATE NEWS REPORTING OR COMMENTARY ON THE FACTS OR EVENTS DEPICTED IN THIS IMAGE; NO ARCHIVING; NO LICENSING +++ NPK
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PAVIA, 27 NOV - I carabinieri hanno identificato e denunciato l'uomo accusato di avere preso a schiaffi una capotreno che, la sera dell'8 novembre scorso, l'aveva ripreso dopo averlo sorpreso a fumare sul treno in prossima della stazione di Mortara (Pavia). La donna aveva segnalato l'episodio al presidio Polfer di Rho (Milano) e si era fatta medicare in ospedale per le ferite riportate, con una prognosi di sette giorni. L'episodio era avvenuto su una carrozza del convoglio Milano Porta Genova-Mortara. L'indagato è un 42enne nigeriano residente in provincia di Pavia. Dopo l'arrivo del treno in stazione a Mortara era sceso riuscendo a fuggire tra la folla. I carabinieri della stazione di Gravellona Lomellina avevano raccolto alcune testimonianze e acquisito i filmati delle telecamere. Per il 42enne le ipotesi di reato sono violenza a pubblico ufficiale e lesioni personali.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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