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Caos diritti tv serie A: si procederà con un nuovo bando

Da Sky e Perform Group erano arrivate offerte per 4 dei 5 pacchetti all'asta
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«Ritenendo che le offerte non rappresentino il valore reale del calcio italiano, con voto unanime l'assemblea della Lega Serie A ha deciso di non assegnare i diritti tv a nessuno dei concorrenti»: lo ha annunciato il commissario di Lega, Carlo Tavecchio, spiegando che si procederà con un nuovo bando in cui «il valore di partenza sarà quello indicato in questo bando», ossia un miliardo di euro e c'è tempo «fino a novembre-dicembre, sei mesi prima dell'inizio della prossima stagione».

Da Sky e Perform Group erano arrivate offerte per 4 dei 5 pacchetti all'asta per i diritti tv della Lega Serie A 2018-21, ma solo una superava il minimo richiesto.

Lega Serie A e l'advisor Infront hanno costruito questo bando con l'obiettivo di incassare almeno un miliardo di euro a stagione, esclusi diritti tv accessori e internazionali. Secondo quanto filtra, Sky avrebbe offerto 230 milioni di euro, 30 più del minimo richiesto, per il pacchetto A, per la trasmissione sulla piattaforma satellitare delle partite di 8 squadre, fra cui Juventus, Napoli, Milan e Inter (248 eventi totali). Sky avrebbe poi fatto un'offerta da 210 milioni di euro per il pacchetto D (quotato almeno 400 milioni di euro) che copre le gare di 12 squadre, fra cui Roma, Lazio, Torino e Fiorentina, per un totale di 324 eventi di cui 132 in esclusiva, incluso il derby della Capitale.

L'altro soggetto in corsa, Perform Group, stando alle indiscrezioni, avrebbe proposto offerte ben al di sotto del minimo richiesto per i pacchetti C1 e C2, che insieme comprendono i diritti tv per la piattaforma internet (rimasti invenduti nel bando per il triennio in corso) delle stesse squadre del pacchetto A e sono stati proposti al mercato con un prezzo di minimo 100 milioni di euro ciascuno.

 

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