Cannabis legale a Malta, dopo due anni diventa realtà
LA VALLETTA, 01 FEB - La cannabis, legalizzata (su carta) alla fine del 2021, diventa realtà a Malta. Poco più di due anni dopo l'approvazione di quella che fu una delle proposte-chiave della campagna elettorale del partito laburista guidato Robert Abela nelle sue prime elezioni da successore di Joseph Muscat, è stato aperta la prima 'associazione di consumatori' (aperte solo ai residenti a Malta) che può coltivare la cannabis senza fine di lucro e distribuirla tra i suoi soci. Il primo club approvato, la Kdd Society, nei primi due giorni di vita ha attirato oltre 150 soci, secondo quanto dichiarato dal suo presidente, Kenneth Ellul. La licenza, così come previsto dalla legge che legalizza la cannabis con lo scopo dichiarato di "combattere la criminalità organizzata" applicando il principio della "riduzione del danno" (che prevede anche la cancellazione retroattiva delle condanne inflitte con le leggi proibizioniste in vigore fino al 2021), permette di avere fino a 500 membri. La legalizzazione fu approvata nonostante la feroce opposizione della (forte) componente cattolica della società maltese e di alcune Ong ad essa vicine. Dopo quasi due anni in cui la legalizzazione sembrava essere destinata a restare sulla carta, il governo ha imposto una sterzata verso l'attuazione della legge. E sono state concesse finora sei autorizzazioni ad altrettanti club di cannabis. A marcare la svolta, il licenziamento di Mariella Dimech, prima responsabile della neofondata Authority per l'uso responsabile della cannabis, sostituita con Leonid McKay, già direttore della Caritas maltese. "Le persone sono davvero felici di avere finalmente accesso a un prodotto legale" ha commentato Kenneth Ellul, secondo quanto riportato dal Times of Malta, precisando che tra i primi 150 soci, la maggioranza sono uomini di tutte le età fra 18 e 76 anni. Offre cinque varietà di cannabis, con percentuali di Thc (tetraidrocannabinolo, il principio attivo della cannabis) fra l' 11% ed il 17%. La cannabis legale in vendita in Italia può presentare una percentuale di Thc inferiore all'1%.
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