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Calenzano: Tescaroli 'ci fu errore grave e inescusabile'

L'ultimo sopralluogo dei consulenti della procura al deposito Eni di Calenzano, annunciato per oggi dagli stessi inquirenti che indagano sull'esplosione che lo scorso 9 dicembre ha causato 5 morti, non si è svolto. La visita, che era stata programmata per raccogliere gli ultimi elementi sul campo, è stata infatti superata, secondo quanto appreso, da una serie di immagini aeree del sito di stoccaggio dei carburanti, sotto sequestro dal giorno dell'esplosione. Le immagini aeree sono state acquisite e sono agli atti dell'indagine, 30 gennaio 2025. ANSA (NPK)
L'ultimo sopralluogo dei consulenti della procura al deposito Eni di Calenzano, annunciato per oggi dagli stessi inquirenti che indagano sull'esplosione che lo scorso 9 dicembre ha causato 5 morti, non si è svolto. La visita, che era stata programmata per raccogliere gli ultimi elementi sul campo, è stata infatti superata, secondo quanto appreso, da una serie di immagini aeree del sito di stoccaggio dei carburanti, sotto sequestro dal giorno dell'esplosione. Le immagini aeree sono state acquisite e sono agli atti dell'indagine, 30 gennaio 2025. ANSA (NPK)
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PRATO, 19 MAR - Le quattro esplosioni al deposito Eni di Calenzano (Firenze) sono state un "evento prevedibile e evitabile" sulla base di risultanze investigative. Lo ha detto il procuratore di Prato Luca Tescaroli parlando di "errore grave e inescusabile" secondo quanto emerge dall'analisi della documentazione di sicurezza rilasciata a Eni a Sergen, e dalle attività di Sergen, "vale a dire la presenza di fonti di innesco, come il motore a scoppio di un elevatore", che "ha generato calore in un'area ad alto rischio in un momento in cui le operazioni di carico delle autobotti erano parallele alle attività di Segen".

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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