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Calabria senza piano Covid, rimosso il commissario alla Sanità

Inchiodato dal giornalista di Titolo V, trasmissione Rai, il sostituto ad acta Cotticelli. Doveva predisporre il piano, ma non lo sapeva
Il commissario alla Sanità della Regione Calabria Saverio Cotticelli durante l'intervista di Titolo V - © Immagine tratta da www.raiplay.it
Il commissario alla Sanità della Regione Calabria Saverio Cotticelli durante l'intervista di Titolo V - © Immagine tratta da www.raiplay.it
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È bufera sul commissario ad acta per la sanità calabrese, Saverio Cotticelli, generale di corpo d'Armata in congedo dal 2015 ed ex comandante del Nas dei Carabinieri, che, in piena emergenza coronavirus e dopo la decisione di inserire la Calabria tra le zone rosse, incalzato ieri sera alla trasmissione di Rai3 «Titolo Quinto», ha ammesso che proprio lui avrebbe dovuto predisporre il piano Covid per la Calabria.

«Perchè la Calabria è zona rossa?» ha chiesto il giornalista nel corso della puntata. «Non lo so, i numeri non dicono questo», ha risposto Cotticelli. E sul piano Covid: «Io non sono il responsabile, hanno sbagliato. Si sono dimenticati che c'erano due regioni commissariate» e «hanno dato l'incarico al presidente della Giunta».

Cotticelli ha riferito di aver inviato «un quesito al ministero» per chiedere «chi è che deve fare il programma operativo Covid». Alla domanda su chi dovesse quindi fare il piano, il commissario ha risposto: «Io», leggendo il documento del ministero davanti le telecamere: «Nelle regioni sottoposte a piano di rientro e commissariate il potere/dovere di predisporre e adottare il programma operativo Covid-19 compete esclusivamente alla struttura commissariale...». A quel punto ha tentato di parare il colpo: «Il piano lo sto realizzando e la settimana prossima è pronto».

Insomma, aveva chiesto conto al ministero di chi dovesse definire il piano per la gestione dell'emergenza, aveva avuto risposta, ma la ignorava. E la risposta prevedeva che fosse proprio lui a dover predisporre il quadro di misure sanitarie destinato alla tutela di due milioni di cittadini della Regione Calabria, ora tra i territori in zona rossa.

Quando il giornalista gli ha fatto presente che la circostanza era estremamente grave, la replica è stata laconica e disarmante: «Cosa vuole che le dica, dottore - ha tentato di smarcarsi - tanto io domani mattina sarò cacciato». La posizione del commissario si è complicata ulteriormente poi alla domanda sulla dotazione dei posti di terapia intensiva. «Prima dell'emergenza sanitaria - ha detto - ne risultavano 107. Ne abbiamo 150 già attivati ma siamo pronti ad implementare, adesso non mi ricordo esattamente il numero». Poi ha chiesto conforto ad un'altra persona: «Quanti posti letto di terapia intensiva abbiamo attivato, Marì?». La risposta è venuta da una voce fuori campo: «Non ne hai attivati, sono quelli che hai previsto nel piano». «La devi finire. Quando fai queste cose - aggiunge la stessa persona - devi andare preparato».

Fioccano le accuse e le attestazioni di indignazione da ogni fronte politico. E lo stesso Conte ha annunciato l'immediata rimozione di Cotticelli: «Il commissario per la sanità in Calabria Saverio Cotticelli va sostituito con effetto immediato. Anche se il processo di nomina del nuovo commissario prevede un percorso molto articolato, voglio firmare il decreto già nelle prossime ore: i calabresi meritano subito un nuovo commissario pienamente capace di affrontare la complessa e impegnativa sfida della sanità». E fonti del ministero della Salute ora assicurano: «A ore la nuova nomina».

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