Italia e Estero

Buchi nei conti del teatro di Saronno, contabile indagata

Una maxi-frode fiscale per quasi 2 miliardi di euro: la Guardia di finanza scopre 140 società fantasma. E' l'operazione denominata "Fast & Clean", coordinata dalla Procura di Ancona, in cui sono stati disposti sequestri per 350 milioni di euro. In continuità con un'operazione della Tenenza di Senigallia nell'Anconetano, la Finanza sta eseguendo oltre 30 perquisizioni nelle province di Milano, Varese, Brescia, Monza, Padova, Ragusa, nei confronti di 85 indagati per frode fiscale. I finanzieri di Ancona hanno scoperto fatture false per 1,7 miliardi: migliaia di imprese non versavano le imposte e trasferivano il denaro all'estero. ANSA/US GDF +++ NPK +++ NO SALES, EDITORIAL USE ONLY +++
Una maxi-frode fiscale per quasi 2 miliardi di euro: la Guardia di finanza scopre 140 società fantasma. E' l'operazione denominata "Fast & Clean", coordinata dalla Procura di Ancona, in cui sono stati disposti sequestri per 350 milioni di euro. In continuità con un'operazione della Tenenza di Senigallia nell'Anconetano, la Finanza sta eseguendo oltre 30 perquisizioni nelle province di Milano, Varese, Brescia, Monza, Padova, Ragusa, nei confronti di 85 indagati per frode fiscale. I finanzieri di Ancona hanno scoperto fatture false per 1,7 miliardi: migliaia di imprese non versavano le imposte e trasferivano il denaro all'estero. ANSA/US GDF +++ NPK +++ NO SALES, EDITORIAL USE ONLY +++
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SARONNO, 10 FEB - La contabile della Fondazione culturale di Saronno (Varese) che gestisce il teatro cittadino è stata denunciata dalla Gdf di Varese con l'ipotesi di aver sottratto a più riprese denaro dai conti dell'ente, per un ammontare complessivo pari a oltre 440mila euro, e di averli utilizzati per spese personali e viaggi. L'inchiesta, coordinata dalla procura di Busto Arsizio (Varese), è stata aperta lo scorso ottobre dopo la denuncia presentata dal presidente della Fondazione finanziata in via esclusiva dal Comune. I militari della Compagnia di Saronno della Gdf attraverso l'analisi dei conti correnti e delle movimentazioni di denaro raffrontate con la rendicontazione degli incassi della biglietteria della Fondazione hanno ricostruito l'iter dei presunti ammanchi, che sarebbero stati realizzati attraverso incasso di bonifici, distrazioni di denaro contante e prelevamenti allo sportello utilizzando la carta aziendale. Secondo le contestazioni in totale, sono spariti circa 350 mila euro dalla cassa della biglietteria, 7.200 euro dall'incasso di assegni bancari e 82.000 euro da prelievo allo sportello con carta aziendale, il tutto, secondo gli investigatori, mascherato contabilmente attraverso ingegnose scritture contabili. La donna, stando a quanto ricostruito dagli inquirenti, con il denaro prelevato in modo illecito si sarebbe pagata viaggi all'estero e un costoso abituale shopping online.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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