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Bossetti e il business delle interviste: «A Matrix 25mila euro»

Intercettate conversazioni tra il muratore di Mapello e la moglie. I giudici: «Non sembra persona disperata»
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Il caso di Massimo Bossetti continua a far discutere. Di fatto nelle motivazioni della sentenza di condanna emergono alcune considerazioni sul muratore di Mapello da parte dei giudici che fanno riflettere e che tracciano un profilo distante dall’uomo a tratti disperato rinchiuso nel carcere di via Gleno da oltre mille giorni.

Un’intercettazione ambientale tra lo stesso Bossetti e la moglie, Marita Comi, rivelerebbe che i due discutono delle ospitate in tv da parte della donna che spiega così quanto hanno guadagnato con le interviste al marito.

«La nostra quota è sempre sui 25 mila a Matrix […] Se viene fuori un’altra occasione io farei di tutto Marita, […] loro stanno tentando di farti fare le interviste. C’ho litigato io con Claudio che poi è anche uno pieno di soldi tra parentesi», spiega la Comi a Bossetti. Poi il marito la ferma: «Gliel’ho detto, quelli che mi arrivano di Matrix, glieli giro a loro. Sai quanti vorrebbero assumersi il mio caso? Mi conoscono in tutta Italia. È il caso più pagato fuori dalla Elena Ceste. Il primo mese non si preoccupi lavoro gratis, il secondo devo pagare». Poi risate.

Nelle 367 pagine depositate i giudici commentano le parole dei due coniugi: «Stanno parlando del vantaggio economico che possono trarre dal processo con memoriali e ospitate poi effettivamente avvenute. L’atteggiamento psicologico di Bossetti non è certo quello di colui che è disperato e che proclama la sua innocenza […] ma quello di chi cerca di gestire a suo vantaggio il clamore mediatico sorto dalla vicenda».

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