Italia e Estero

Borsa frigo vietata in spiaggia, per colpa dei maleducati

Ad Alassio e in alcune spiagge del Savonese è obbligatorio lasciare il prezioso accessorio all’ingresso
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Da simbolo della vacanza a oggetto bandito. È ormai sotto accusa in molte spiagge italiane la mitica borsa frigo che ha contenuto viveri (essenziali e soprattutto non) di intere generazioni di bagnanti. Complice un alto tasso di inciviltà che con l’oggetto termico ha poco in comune, è diventata simbolo di un certo tipo di turismo, quello del pranzo completo fai-da-te non sempre in linea con le basilari regole dello stare insieme in spiaggia.

L’esempio arriva dalla cronaca di qualche giorno fa quando in poche ore è diventato virale un video girato da Milena Porcu sulla spiaggia di Porto Pino. Con una memorabile strigliata di un sardo indignato dopo che una mamma ha preparato una insalata di riso in spiaggia gettando poi l’olio della scatoletta di tonno in mare e seppellendo la lattina nella sabbia.

Sardegna, una turista getta olio in mare

Al di là dei casi limite, è un dato di fatto che diverse spiagge abbiano scelto di mettere al bando borse frigo e oggetti ingombranti. Arrivando addirittura a chiedere ai più recalcitranti di lasciarli all’ingresso.

È il caso di Alassio e di altri comuni del Savonese, che hanno emanato ordinanze per vietare l’ingresso in spiaggia di fornelli e tende. Sarà l’estate della guerra alla borsa frigo? Elettrica, rigida, termica, la borsa frigo, per anni fedele compagna di pranzi al mare, sembrerebbe vivere nell’estate 2017 momenti critici proprio lì, su quegli arenili mentre è ormai accettata in città e in ufficio dove al contrario anni fa era davvero bandita. Le mode si aggiornano, quest’anno va così.

 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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