Biden vola nei sondaggi, Trump silura il capo della campagna
Donald Trump silura via Twitter il suo campaign manager Brad Parscale dopo il flop di pubblico al comizio di Tulsa e l'inarrestabile crollo nei sondaggi per la cattiva gestione di una pandemia che in Usa ha causato oltre 137mila morti e gelato il boom economico, suo principale cavallo di battaglia per la rielezione.
La tendenza negativa è confermata anche da due recenti rilevazioni nazionali. Secondo la Quinnipiac University è in svantaggio di 15 punti su Joe Biden (52% a 37%), stando a Nbc-Wall Street Journal di 11 punti (51% a 40%), benché il tycoon mantenga la maggioranza delle preferenze sul fronte dell'economia (54%). Se si votasse oggi, l'ex vicepresidente vincerebbe anche se i sondaggi avessero gli stessi errori del 2016: il suo margine è di quasi il 10%, ben oltre quello che ha mai avuto Hillary Clinton quattro anni fa. Biden inoltre sta riducendo il gap finanziario con la campagna del presidente, con i grandi donatori che stanno facendo quadrato intorno a lui. Ma mancano ancora quasi quattro mesi e tutto resta possibile.
I am pleased to announce that Bill Stepien has been promoted to the role of Trump Campaign Manager. Brad Parscale, who has been with me for a very long time and has led our tremendous digital and data strategies, will remain in that role, while being a Senior Advisor to the...
— Donald J. Trump (@realDonaldTrump) July 16, 2020
Per questo Trump non ha esitato a rimuovere Parscale, come fece nel giugno 2016 con l'allora suo campaign manager Corey Lewandowski, sostituito con Paul Manafort, che peraltro durò solo un paio di mesi prima di dimettersi per i suoi rapporti sospetti con il presidente ucraino Viktor Yanukovich e il suo partito filorusso. È stato lui stesso ad annunciarlo sui suoi account social, spiegando che Brad Parscale resterà nella campagna come senior adviser per le operazioni digitali e la gestione dei dati, mentre il suo posto sarà preso dal vice, Bill Stepien.
«Entrambi sono stati fortemente coinvolti nella nostra storica vittoria del 2016 e sono impaziente di avere una seconda grande e importantissima vittoria insieme, cosa che dovrebbe essere più facile mentre i nostri numeri nei sondaggi salgono rapidamente, l'economia migliora, vaccini e terapie contro il coronavirus stanno arrivando e gli americani vogliono strade e comunità sicure!», ha cinquettato. Parscale, il mago della rete dall'inconfondibile barba rossa, era stato nominato nel febbraio del 2018 e aveva promosso una campagna aggressiva, incendiaria, paragonandola alla Morte Nera, la gigantesca stazione spaziale con un'arma di distruzione di massa di Star Wars.
Fan di Apprentice, il reality show condotto un tempo dal tycoon, era stato suggerito dal genero del presidente Jared Kushner, anche se non aveva alcuna esperienza politica alle spalle. Paga l'incapacità di invertire la rotta dei sondaggi e in particolare il fiasco di Tulsa, che ha mandato Trump su tutte le furie. Ora il timone passa a Stepien, ex field director della campagna del 2016 dopo essere stato consigliere del controverso governatore repubblicano del New Jersey Chris Christie. È uno stratega di lungo corso, noto per il suo basso profilo e la sua conoscenza degli Stati «battleground», quelli incerti dove Biden è in gran parte avanti.
«Una scelta eccellente», ha commentato Roger Stone, l'amico ed ex consulente politico del presidente che ha ottenuto da lui una controversa commutazione della pena inflittagli nel Russiagate. Trump intanto si gode l'endorsement della National Association of Police Organizations, il sindacato che in Usa rappresenta 241.000 poliziotti e che lo ha ringraziato per «aver ordinato al ministro della Giustizia di perseguire in modo aggressivo chi attacca i nostri agenti», sullo sfondo delle proteste per la morte di George Floyd. «Sosterrò sempre gli uomini e le donne in divisa, e non li abbandonerò mai. Legge e ordine prevarranno!», ha twittato il commander in chief.
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