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Avezzano ricorda terremoto di 110 anni fa

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AVEZZANO, 10 GEN - Il Comune di Avezzano si prepara per ricordare le vittime del terremoto del 13 gennaio del 1915, esattamente 110 anni fa. Il sisma si era verificato alle 7:53 con una magnitudo momento (Mw) 7.0 ed aveva avuto effetti devastanti in tutta la Piana del Fucino e in numerose località della Valle Roveto e della media Valle del Liri, a cavallo tra Abruzzo e Lazio. La città di Avezzano era stata gravemente danneggiata. Qui si erano registrati 10.700 morti, su un totale di circa 13.000 residenti. Il capoluogo marsicano aveva perso più dell'80% dei suoi abitanti. Ma anche la popolazione di altri centri, come Gioia dei Marsi, Albe, Magliano dei Marsi, Ortucchio e Pescina era stata decimata dai crolli. Per questo il Comune di Avezzano non dimentica. "Tutto era distrutto. - commenta il sindaco, Giovanni Di Pangrazio - Una popolazione intera rimase col nulla stretto tra le mani: gli avezzanesi e i marsicani, però, riuscirono a trattenere solo un bene comune a tutti, la resilienza. L'indefessa volontà di un popolo di dovercela fare per forza fece da contraltare a quella furia. Per questo riteniamo che senza memoria non c'è futuro". Le celebrazioni cominceranno il 12 gennaio con il racconto di Antonio Uggè, delegato del sindaco di Lodi e nipote del soldato lodigiano Luigi Uggè, medaglia d'oro al valor civile. Proprio quest'ultimo, nei giorni immediatamente successivi alla violenta scossa di terremoto, aveva prestato soccorso alle vittime. Il 13 gennaio, a partire dalle ore 10, si terrà la deposizione della corona di alloro ai piedi del "Memorial alle vittime del terremoto", situato sul Salviano. Parteciperanno alla cerimonia della memoria le autorità civili e militari. Alle ore 11, all'interno del Castello Orsini, avverrà la presentazione agli alunni degli istituti scolastici del territorio del progetto "Scuole sicure: l'orso Mirtillo e il miele tremolino". La giornata della memoria terminerà alle ore 17 con la celebrazione della santa messa presso il Santuario della "Madonna del Suffragio".

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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