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Aurora: per l'autopsia lesioni incompatibili col suicidio

Palloncini bianchi, fiori e messaggi di amicizia all'esterno del liceo Colombini questa mattina a Piacenza. È così che gli amici e i compagni di scuola hanno ricordato Aurora, 13enne morta tragicamente venerdì scorso dopo essere precipitata dal tetto di un palazzo nel quale viveva con la madre: un episodio per il quale è indagato a piede libero per omicidio il suo fidanzato 16enne, che era con lei in quel momento, 28 ottobre 2024. ANSA/Giampietro Bisaglia
Palloncini bianchi, fiori e messaggi di amicizia all'esterno del liceo Colombini questa mattina a Piacenza. È così che gli amici e i compagni di scuola hanno ricordato Aurora, 13enne morta tragicamente venerdì scorso dopo essere precipitata dal tetto di un palazzo nel quale viveva con la madre: un episodio per il quale è indagato a piede libero per omicidio il suo fidanzato 16enne, che era con lei in quel momento, 28 ottobre 2024. ANSA/Giampietro Bisaglia
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BOLOGNA, 05 FEB - La morte di Aurora Tila - la 13enne morta il 25 ottobre 2024 precipitando dal terrazzo del palazzo dove abitava con la madre, un volo di sette metri - sarebbe incompatibile con un suicidio. Le lesioni nella parte posteriore del cranio farebbero pensare che sia caduta all'indietro, probabilmente in seguito a una spinta, e che non si sia lanciata in avanti come invece presupporrebbe l'intenzione di compiere un gesto estremo. È questa l'ipotesi del medico legale Giovanni Cecchetto, dell'istituto di medicina legale dell'Università di Pavia, avanzata nelle conclusioni sull'autopsia eseguita sulla ragazzina. Lo riporta il quotidiano piacentino Libertà. Lo scenario delineato risulta sovrapponibile con quello descritto nell'ordinanza di custodia cautelare del Tribunale per i minorenni di Bologna nei confronti del 15enne, ex fidanzato di Aurora, arrestato con l'accusa di omicidio volontario, difeso dall'avvocato Ettore Maini. Il 15enne - che si trova in carcere minorile - nega. Aurora, è emerso dall'autopsia, presentava numerose fratture, tutte riconducibili alla caduta dall'alto. Ma quelle letali sarebbero state alla testa. Lesioni che avrebbero provocato una morte immediata. Altro punto cruciale dell'esame autoptico è quello che si è concentrato sulle lesioni riscontrate sulle mani della ragazza e, in particolare, sulle nocche. I carabinieri del nucleo investigativo di Piacenza, a cui sono state affidate le indagini, hanno raccolto le testimonianze di tre persone che avrebbero visto o sentito ciò che avvenne tra Aurora e l'ex sul terrazzo. Due di loro avrebbero assistito alla scena, pur da una certa distanza. Una terza avrebbe invece sentito le urla disperate della ragazzina. Secondo il loro racconto, Aurora sarebbe stata vista appesa alla ringhiera mentre il ragazzo batteva con i pugni sulle sue mani per farla cadere.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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