Italia e Estero

Attacco hacker alla Siae, chiesto un riscatto in bitcoin

La Siae ha segnalato l’accaduto al Garante della Privacy. Nella notte presi di mira anche i Datacenter di Regione Lombardia
Bitcoin, la principale delle cryptovalute - © www.giornaledibrescia.it
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Attacco hacker alla Siae, la Società Italiana degli Autori ed Editori. Secondo quanto si apprende, sono stati rubati 60 gigabyte di dati sensibili, ovvero 28mila documenti relativi agli artisti iscritti. È anche stato chiesto un riscatto in bitcoin per un valore di 3 milioni di euro che la Siae non intende pagare, perché mancano garanzie concrete che la diffusione dei dati venga bloccata.

La Siae ha segnalato l’accaduto al Garante della Privacy e ha presentato una denuncia alla polizia postale, che ha avviato le indagini del caso. «La Siae non darà seguito alla richiesta di riscatto».

Lo dice il dg Gaetano Blandini, che sottolinea: «Abbiamo già provveduto a fare la denuncia alla polizia postale e al garante della privacy come da prassi. Verranno poi puntualmente informati tutti gli autori che sono stati soggetti di attacco. Monitoreremo costantemente l'andamento della situazione cercando di mettere in sicurezza i dati degli iscritti della Siae» 

Regione Lombardia

«Questa notte, entrambi i Datacenter di Regione Lombardia sono stati oggetto di un nuovo attacco hacker di tipologia simile a quella avvenuta lo scorso 15 ottobre (attacco DDoS mirato a rendere indisponibili i servizi), ma con intensità di tre volte superiore rispetto al precedente (circa 1,2 M di pacchetti UDP al secondo di piccolissime dimensioni). Ancora una volta l'attacco proveniva dall'estero». Lo comunica in una Nota Aria spa (Azienda regionale per l'innovazione e gli acquisti). «Anche in questo caso - prosegue la Nota - nessun rischio per la riservatezza e l'integrità dei dati dei cittadini. L'attacco malevolo, finalizzato a bloccare l'operatività della Regione Lombardia, è stato infatti prontamente bloccato grazie al monitoraggio continuo ed all'intervento dei nostri tecnici, al lavoro in piena notte, che ha consentito già alle ore 5 di verificare la piena disponibilità di tutti i servizi». 

Il precedente bresciano: l'attacco al sito della Loggia 

Ad aprile anche il server del Comune di Brescia subì un attacco hacker. Il sistema informatico di Palazzo Loggia venne infettato da un virus che mondò in tilt non solo il sito web istituzionale, ma anche i servizi online: pratiche, pagamenti, certificati così come le comunicazioni della centrale operativa della Polizia locale, tanto che gli agenti sono dovuti tornare ad utilizzare le vecchie radio.

 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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