Attacco chimico in Siria, scontro Usa-Russia su Assad
Sono saliti a 86 i morti per l'attacco di ieri nella provincia di Idlib, in Siria, in cui sarebbero state utilizzate armi chimiche.
Lo ha reso noto l'Osservatorio Siriano per i diritti umani, aggiungendo che tra le vittime ci sono 30 bambini e 20 donne.
Secondo Medici Senza Frontiere, le vittime presentano chiari segnali di un attacco chimico. Lo ha riferito Massimiliano Rebaudengo, capo missione Msf in Siria.
«I 17 pazienti esaminati da noi in diversi ospedali delle zone - ha spiegato - presentano segni di due agenti, uno neurotossico, il sarin, ed uno soffocante, il cloro».
In particolare, i «sintomi medici del sarin sono le pupille ristrette, incoscienza, incontinenza, più in generale un break down nervoso. Nel caso del cloro, i sintomi sono stati l'odore di candeggina dei pazienti e gli arresti respiratori». Per Msf si tratta di «una delle situazioni più gravi che abbiamo visto finora», ha rilevato Rebaudengo: «Nei nostri ospedali in Siria, attiviamo un piano d'urgenza quando arrivano 10 pazienti in una sola volta. In questa occasione, invece, in un ospedale ne sono arrivati 17, 35 in un altro e 50 in un altro ancora». Tra l'altro, ha aggiunto, gli ospedali sul posto «non hanno strutture adeguate e quindi i livelli di decessi sono più alti».
La Russia nel frattempo difende Assad. Il gas, secondo Mosca, veniva dai depositi dei ribelli contro il regime: «Dagli Usa solo fake-news», sostiene il Cremlino, che si oppone alla risoluzione di condanna dell'Onu per il regime di Damasco.
Donald Trump controbatte: «L'attacco ha cambiato il mio atteggiamento su Assad», mentre l'ambasciatrice alle Nazioni Unite aggiunge: «Se l'Onu non interviene, potremmo farlo noi».
Durissimo il presidente turco Erdogan: «In Siria sono stati uccisi bambini con armi chimiche. Assassino Assad, come ti libererai di loro? Come pagherai, mentre il mondo resta in silenzio, le Nazioni Unite restano in silenzio?».
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