Asia Bibi, anche Firenze in campo. E il Canada lavora per l'asilo
Aumentano in Italia le manifestazioni di solidarietà nei confronti di Asia Bibi. Oltre all'offerta di asilo partita da Brescia, arriva una mozione approvata all'unanimità a Firenze. Nel testo si esprime vicinanza e solidarietà alla contadina pakistana, di religione cristiana, condannata a morte per blasfemia per presunte offese rivolte al profeta Maometto in un litigio con donne musulmane che le volevano impedire di bere acqua da un pozzo perché l'avrebbe resa impura in quanto infedele.
Asia Bibi è stata assolta nei giorni scorsi dopo oltre 9 anni di carcere. La mozione, presentata dal capogruppo di Fratelli d'Italia, Francesco Torselli, e sottoscritta anche da Forza Italia, Movimento 5 Stelle e Firenze Riparte a Sinistra, invita il sindaco ad ospitare a Firenze Asia Bibi, non appena questa avrà riacquisito il proprio status di donna libera e le sarà finalmente concesso di lasciare il Pakistan.
«Sarebbe bello - ha dichiarato Torselli - avere Asia Bibi a Palazzo Vecchio entro la fine di questa consiliatura. Questo, per almeno due motivi: il primo perché sarebbe un onore partecipare alla premiazione, a nome della città di Firenze, di una donna tanto coraggiosa quanto vessata dall'odio fondamentalista; il secondo perché significherebbe che Asia sarebbe tornata una donna veramente libera, già prima della prossima primavera».
Nel frattempo, il caso di Asia Bibi continua ad attirare l’interesse internazionale. Il Canada sta infatti considerando la possibilità di concederle asilo e ne sta discutendo con il Pakistan. Lo ha riferito il primo ministro canadese Justin Trudeau in un'intervista citata dalla Bbc, pur senza rivelare ulteriori dettagli: «C'è un delicato contesto interno che rispettiamo, per questo non voglio dire molto altro a riguardo. Ma voglio ricordare a tutti che il Canada è un Paese accogliente», ha detto Trudeau.
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