Italia e Estero

Asaps, la Polstrada dimenticata nel calendario della Polizia

Controlli degli agenti della Polizia Stradale di Genova, dopo le novita' del Codice della Strada 2024. Genova, 19 dicembre 2024. ANSA/LUCA ZENNARO
Controlli degli agenti della Polizia Stradale di Genova, dopo le novita' del Codice della Strada 2024. Genova, 19 dicembre 2024. ANSA/LUCA ZENNARO
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FORLI, 20 DIC - "La Stradale non appare in nessuna pagina dei 12 mesi nel calendario della Polizia di Stato 2025. La Specialità, che ha segnato pagine molto importanti nei suoi 77 anni di storia della sicurezza stradale di questo Paese, è stata eliminata, cestinata dagli autori di un Calendario istituzionale predisposto dal Dipartimento della Ps. Una scelta infelice che ha lasciato sconcertati e amareggiati tanti appartenenti alla Specialità di ogni ordine e grado". Lo afferma Giordano Biserni, presidente dell'Associazione sostenitori della Polizia stradale (Asaps). "Ogni battaglia condotta per la sicurezza sulla strada è destinata ad andare persa se la Polizia Stradale, già in vistoso calo delle sue pattuglie sulle strade, è stata eliminata anche dal calendario della Polizia di Stato. Quasi a volerla eliminare dalla memoria del Corpo e della gente". La Polizia Stradale, "che in assoluto - sottolinea Biserni - ha pagato il maggior numero di caduti in servizio (col 10% dell'organico il 45% dei morti), vede con amarezza e grande delusione che il Dipartimento l'ha cancellata dal suo Calendario ufficiale, dimenticando il sacrificio di tanti uomini e donne, dimenticando il suo glorioso passato. Questo vuol dire che l'orizzonte del futuro è molto basso! I Luigi D'Andrea e Renato Barborini uccisi dalla Banda Vallanzasca, gli Stefano Biondi, gli Stefano Villa, le Sabrina Pagliarani e Ilaria Maria Leandri, poi Pierluigi Giovagnoli, Luca Benincasa, tutti caduti in servizio, tutti Medaglia d'Oro (alla memoria) e tante altre decine di agenti della Stradale morti nell'adempimento del dovere, non possono essere umiliati e dimenticati in un Calendario della Polizia di Stato, che non dedica una pagina alla Specialità, riservando invece spazi (senza entrare nel merito della qualità delle immagini) in alcuni casi piuttosto discutibili. Chi ha sofferto di questa amnesia dovrà risponderne ai tanti colleghi oggi in servizio e ai tanti poliziotti che oggi sono in quiescenza dopo aver onorato quella divisa con lo scudetto del Centauro alato della Specialità. Una dimenticanza frutto forse solo della loro sofferente memoria. Ma la Stradale è ancora ben a fuoco nell'apprezzamento e nella stima dei cittadini e della gente comune!".

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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