Argentina: smacco per il governo alla Camera sulle pensioni
BUENOS AIRES, 05 GIU - Nuovo smacco in parlamento per il governo del presidente ultraliberista argentino Javier Milei: dopo laboriose trattative alla Camera dei deputati, i diversi blocchi dell'opposizione nella notte hanno approvato un progetto per attuare una nuova formula di mobilità pensionistica diversa da quella proposta dal capo dello Stato attraverso il maxi decreto sulla deregulation (Decreto di necessità e urgenza, Dnu) emanato lo scorso marzo. L'iniziativa, inviata al Senato, prevede anche una ricomposizione in otto punti delle prestazioni pensionistiche, a causa del picco inflazionistico registrato lo scorso gennaio, quando l'indice dei prezzi è schizzato al 20,6%; l'esecutivo aveva riconosciuto solo il 12,5% nel Dnu. Il nuovo progetto ha ottenuto alla Camera 162 voti favorevoli, 72 contrari e 8 astensioni, soprattutto da sinistra. Il partito al potere e i suoi alleati hanno respinto l'iniziativa dell'opposizione perché, a loro avviso, avrà un impatto negativo sull'equilibrio fiscale che il governo cerca di preservare. Sui social, Milei ha annunciato che porrà il veto al nuovo progetto pensionistico e che non rinuncerà "in nessuna maniera" all'equilibrio fiscale.
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