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Arcivescovo Milano, per il Papa affetto, preghiera e attesa

Faithful attend a prayer in St. Peter's Square, on the occasion of the prayer of the rosary for Pope Francis, Vatican City, 24 February 2025. The pope was admitted on 14 February due to a respiratory tract infection. ANSA/ALESSANDRO DI MEO
Faithful attend a prayer in St. Peter's Square, on the occasion of the prayer of the rosary for Pope Francis, Vatican City, 24 February 2025. The pope was admitted on 14 February due to a respiratory tract infection. ANSA/ALESSANDRO DI MEO
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MILANO, 25 FEB - "Affetto, preghiera e attesa" per quello che accade a Papa Francesco "ispirano tante persone e anche me". Lo ha spiegato l'arcivescovo di Milano, monsignor Mario Delpini, parlando di come la chiesa e i fedeli affrontano il ricovero del Papa in un'intervista al canale della Diocesi, Chiesa di Milano. "La prima cosa è l'affetto per il Papa che si esprime con l'ascolto quasi ossessivo delle notizie, con tanta gente che prega - ha aggiunto -. L'affetto è ciò che ci unisce e questo spettacolo di tanta gente che prega con noi rivela che questo è condiviso dal popolo cristiano e da tante persone. È l'affetto per un uomo che con la sua parola, il suo esempio, le sue insistenze ci ha toccato il cuore, ci ha motivato a pensieri più ampi, a una visione del mondo più profonda". C'è poi l'aspetto della preghiera "perché il Papa possa vivere questo momento di sofferenza e questo isolamento in modo che, anche con il dolore, possa insegnare alla chiesa ed esercitare il suo affetto per noi", ha proseguito Delpini. "La terza parola è l'attesa delle notizie, attesa che diventa una speranza - ha concluso -. L'attesa che il Signore dia consolazione, riposo e nuova vita al nostro Papa".

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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