Archiviata a Gorizia maxi inchiesta su appalti con 195 indagati
TRIESTE, 06 FEB - Si conclude con l'archiviazione della posizione dei 195 indagati la maxi-inchiesta sulle presunte irregolarità in numerosi appalti a Nordest. Lo ha stabilito il Gip del Tribunale di Gorizia, accogliendo la richiesta del pm. Le indagini della Gdf, riporta la stampa locale, erano partite da un cantiere a Gorizia per allargarsi poi, tra il 2017 e il 2018, in tutto il Nordest. Nel mirino erano finiti i più importanti cantieri aperti nell'area tra il 2015 e il 2018, tra cui quello per la realizzazione della terza corsia lungo la A4. Nelle fasi iniziali l'inchiesta aveva coinvolto complessivamente 120 società e 220 soggetti operanti in 14 regioni; quasi 150 gli appalti sotto la lente. Gli inquirenti avevano ipotizzato un meccanismo illecito per spartirsi gli affari tra Friuli Venezia Giulia e Veneto, anche tramite l'utilizzo di materiali non conformi, per la realizzazione di varie infrastrutture. Tra i reati contestati l'appropriazione indebita e la turbativa d'asta, che il Gip ora ha ritenuto di archiviare, essendo decorso il termine di sei anni per la loro prescrizione. Ipotizzato anche il reato di inquinamento ambientale, ascrivibile a irregolarità nei prelievi di ghiaie nei fiumi, ma gli elementi acquisiti, come emerge dal decreto di archiviazione che riguarda 195 indagati, "non consentono di formulare una ragionevole previsione di condanna o di applicazione di una misura di sicurezza diversa dalla confisca". Infine, rispetto al reato di associazione di tipo mafioso, il gip ha rilevato che vi è "un'insussistenza di elementi sufficienti a fondare un giudizio di condanna". Tra gli indagati - ricorda la stampa locale - c'erano anche Marco De Eccher, poi uscito dall'inchiesta con un'archiviazione nel 2022; Enrico Razzini; Paolo Pizzarotti; Mario Scarsini.
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