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Archiviata a Gorizia maxi inchiesta su appalti con 195 indagati

la toga di un avvocato, durante una pausa della deposizione per il processo del crollo di ponte Morandi il 14 agosto 2018. Genova, 27 novembre 2023. ANSA/LUCA ZENNARO
la toga di un avvocato, durante una pausa della deposizione per il processo del crollo di ponte Morandi il 14 agosto 2018. Genova, 27 novembre 2023. ANSA/LUCA ZENNARO
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TRIESTE, 06 FEB - Si conclude con l'archiviazione della posizione dei 195 indagati la maxi-inchiesta sulle presunte irregolarità in numerosi appalti a Nordest. Lo ha stabilito il Gip del Tribunale di Gorizia, accogliendo la richiesta del pm. Le indagini della Gdf, riporta la stampa locale, erano partite da un cantiere a Gorizia per allargarsi poi, tra il 2017 e il 2018, in tutto il Nordest. Nel mirino erano finiti i più importanti cantieri aperti nell'area tra il 2015 e il 2018, tra cui quello per la realizzazione della terza corsia lungo la A4. Nelle fasi iniziali l'inchiesta aveva coinvolto complessivamente 120 società e 220 soggetti operanti in 14 regioni; quasi 150 gli appalti sotto la lente. Gli inquirenti avevano ipotizzato un meccanismo illecito per spartirsi gli affari tra Friuli Venezia Giulia e Veneto, anche tramite l'utilizzo di materiali non conformi, per la realizzazione di varie infrastrutture. Tra i reati contestati l'appropriazione indebita e la turbativa d'asta, che il Gip ora ha ritenuto di archiviare, essendo decorso il termine di sei anni per la loro prescrizione. Ipotizzato anche il reato di inquinamento ambientale, ascrivibile a irregolarità nei prelievi di ghiaie nei fiumi, ma gli elementi acquisiti, come emerge dal decreto di archiviazione che riguarda 195 indagati, "non consentono di formulare una ragionevole previsione di condanna o di applicazione di una misura di sicurezza diversa dalla confisca". Infine, rispetto al reato di associazione di tipo mafioso, il gip ha rilevato che vi è "un'insussistenza di elementi sufficienti a fondare un giudizio di condanna". Tra gli indagati - ricorda la stampa locale - c'erano anche Marco De Eccher, poi uscito dall'inchiesta con un'archiviazione nel 2022; Enrico Razzini; Paolo Pizzarotti; Mario Scarsini.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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