App Immuni, crescono i download: usata dal 18% degli italiani
L'aumento dei contagi e il ritorno a scuola sono due fattori che stanno forse contribuendo a far salire i download dell'app Immuni che da metà ottobre dialogherà con le sue omologhe in Europa. Secondo gli ultimi dati sono 6,7 milioni le persone che hanno scaricato l'applicazione per il tracciamento del contagio da coronavirus. Mentre nell'ultima riunione di governo, il ministro della giustizia Alfonso Bonafede avrebbe lanciato l'idea di una maratona televisiva per sensibilizzare gli italiani all'uso. E anche il capodelegazione del Pd, Dario Franceschini, avrebbe posto l'accento sul tema.
Ora Immuni è usata da circa il 18% della popolazione italiana tra i 14 e i 75 anni che possiede uno smartphone. Una percentuale lontana dall'obiettivo del 60% affinché il sistema sia efficace nel contenimento della pandemia e dai numeri raggiunti da app di altri paesi. Ad esempio, quella lanciata in Gran Bretagna ha superato in pochi giorni i 10 milioni di download, quella tedesca è a quota 18 milioni. Immuni è disponibile in tutta Italia dal 15 giugno. Dopo un debutto con 500 mila download nel primo giorno e due milioni in una settimana, ci sono voluti quasi tre mesi e mezzo per i numeri attuali. Per far crescere l'adozione sono scesi in campo i medici di famiglia e Immuni ha anche una pagina su Facebook, Twitter e Instagram; poi è stato reclutato un volto popolare, Flavio Insinna, per lo spot destinato alla tv. E ora il governo pensa, appunto ad una maratona televisiva.
«Può essere un aiuto fondamentale per migliorare il tracciamento nelle scuole, ovviamente dai 14 anni in su», ha sottolineato nei giorni scorsi la ministra dell'Istruzione, Lucia Azzolina.
Dal 17 ottobre Immuni dialogherà con le altre app presenti in Ue. Italia, Germania e Irlanda saranno i primi Paesi a far parlare le loro app per il tracciamento dei contagi Covid. Nell'Unione sono in tutto 15 i Paesi che hanno adottato o stanno per adottare una app di tracciamento (Italia, Austria, Croazia, Danimarca, Estonia, Francia, Germania, Irlanda, Lettonia, Malta, Olanda, Spagna, Polonia, Portogallo, Repubblica ceca) e altri tre si aggiungeranno nei prossimi giorni (Belgio, Cipro e Lituania). La media dei download è del 10%. La Commissione europea invita ad aumentarli ricordando che anche un solo download in più può avere un grande impatto in termini di tracciabilità dei contagi e risposta al virus.
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