Anziano ucciso nel Comasco, sospettato minorenne
Avrebbe tentato di strangolare la fidanzata minacciandola anche di morte. A denunciare l'accaduto una ragazza romana di 20 anni che la notte tra sabato e domenica ha chiesto aiuto citofonando ai carabinieri della stazione di Roma Prenestina. Ha raccontato che poco prima durante una violenta discussione, il fidanzato aveva tentato di strangolarla con il filo del caricabatterie del cellulare e successivamente, dopo essere riuscita ad allontanarsi, le aveva inviato messaggi minatori con esplicite minacce di morte. La ventenne ha inoltre riferito di essere stata già vittima di episodi simili da circa un anno, mai denunciati, e in una circostanza di essere stata anche abusata sessualmente. La vittima è stata soccorsa e trasportata in ospedale per essere sottoposta al protocollo antiviolenza ed è stata dimessa con una prognosi di 20 giorni. I carabinieri della stazione Prenestina con la collaborazione dei carabinieri della Stazione Piazza Dante hanno attivato il codice rosso e si sono messi sulle tracce del fidanzato, 19enne romano. All'oscuro della denuncia, il ragazzo aveva fatto sapere alla fidanzata che la stava aspettando sotto la casa in cui convivevano. Ma all'appuntamento si sono presentati i militari che lo hanno arrestato per maltrattamenti in famiglia, tentato omicidio e violenza sessuale. Il Tribunale di Roma ha convalidato l'arresto e disposto per lui gli arresti domiciliari e l'applicazione del braccialetto elettronico. ANSA/Carabinieri ANSA PROVIDES ACCESS TO THIS HANDOUT PHOTO TO BE USED SOLELY TO ILLUSTRATE NEWS REPORTING OR COMMENTARY ON THE FACTS OR EVENTS DEPICTED IN THIS IMAGE; NO ARCHIVING; NO LICENSING +++ NPK
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COMO, 21 OTT - A quasi un mese dall'omicidio, oggi i carabinieri del Nucleo Investigativo di Como hanno sentito una persona coinvolta nell'assassinio di Candido Montini, 76 anni, avvenuto nella frazione di Catasco di Garzeno lo scorso 24 settembre. Si tratta di un ragazzo minorenne che è stato condotto nella caserma di Como dove viene interrogato. Non si sa altro, al momento: pare che al sospettato i carabinieri siano arrivati attraverso i controlli incrociati del Dna, iniziati nei giorni scorsi su base volontaria.
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