Anziano ucciso nel Comasco, nega il 17enne fermato
COMO, 22 OTT - Ha negato fino all'ultimo, anche quando a tarda serata gli è stato notificato il provvedimento di fermo per omicidio volontario. E' stato trasferito dopo mezzanotte nel carcere minorile Beccaria di Milano il ragazzo di 17 anni di Catasco di Garzeno sospettato di avere ucciso, il 24 settembre scorso, Candido Montini, 76 anni, pensionato ma gestore di un negozio di alimentari del paese, suo lontano parente. Ieri sera la nonna del ragazzo, parlando con i giornalisti fuori dalla caserma dei carabinieri, aveva detto che il nipote non poteva essere stato, perché quel giorno era a lezione di scuola guida per la moto. Ma, evidentemente, quanto raccolto dai reparti scientifici dei carabinieri rende la posizione del ragazzo piuttosto difficile: nei giorni scorsi a Catasco erano stati raccolti dati sul dna dei residenti, su base volontaria, e tra questi sarebbe stato raccolto anche quello del giovane, con il benestare dei genitori. Non è chiaro quale sia la traccia che, secondo gli inquirenti, associ il 17enne con l'omicidio, se qualcosa trovato in casa nella vittima, sul cancelletto dell'abitazione o nell'arma del delitto, il coltello abbandonato per le vie del paese ritrovato giorni dopo. L'ipotesi è quella dell'omicidio a scopo di rapina, anche se sono molti gli aspetti ancora da chiarire. Il ragazzo fermato è cresciuto in zona, ha la passione della musica trap - sulla rete ci sono un paio di brani realizzati da lui - e qualche amicizia borderline: era infatti vicino ai componenti di una baby gang che nei mesi passati aveva compiuto furti e rapine nella zona dell'Alto lago di Como anche se non risulta avesse fatto parte della gruppo.
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato