Italia e Estero

Anziano seviziato e lasciato morire: indagati 14 ragazzi

A Taranto una serie di violenze (filmate) su un minorato psichico. Nei guai dodici minorenni
L'uomo, 66 anni, era stato preso di mira dai bulli
L'uomo, 66 anni, era stato preso di mira dai bulli
AA

Vittima di violenze in stile Arancia meccanica da parte di una baby gang che lo ha più volte assalito in casa, un 66enne pensionato di Manduria, Antonio Stano, è morto martedì a 18 giorni dal ricovero in ospedale, dopo essere stato sottoposto a due interventi chirurgici.

Sono indagati 14 giovanissimi (12 minorenni) per i reati di omicidio preterintenzionale, stalking, lesioni personali, rapina, violazione di domicilio e danneggiamento. I giovani durante gli assalti si sarebbero ripresi con i telefonini mentre sottoponevano la vittima a violenze con calci, pugni e persino bastonate, per diffondere i video nelle chat di Whatsapp. I poliziotti, raccogliendo una segnalazione dei vicini di casa, erano intervenuti il 6 aprile nell’appartamento dell’uomo trovandolo su una sedia, in uno stato psico-fisico precario, e in condizioni di degrado. Il 66enne soffriva di un disagio psichico e aveva paura di uscire di casa.

I bulli lo chiamavano «il pazzo del Villaggio del fanciullo», dal nome dell’oratorio annesso alla chiesa di S. Giovanni Bosco che si trova davanti alla sua abitazione. La vittima, secondo alcuni vicini di casa, era diventata bersaglio dei bulli sin dal 2012. Dichiarazioni che sono al vaglio delle due Procure - per i minori e ordinaria - che si occupano della vicenda. Il capo d’imputazione, come spiegato dall’avvocato Lorenzo Bullo che assiste 5 minori e uno dei maggiorenni indagati, «è provvisorio. L’ultimo episodio di percosse che si ipotizza risalirebbe a febbraio».

«Il decesso - sostiene il legale - è avvenuto a distanza di settimane». Il pensionato avrebbe subito aggressioni anche per strada. Qualche giorno prima del suo ricovero, i bulli lo avrebbero percosso sottraendogli 300 euro. L’uomo, visibilmente provato, non dormiva e non si alimentava da giorni. Ieri è stata eseguita l’autopsia, ma ci vorranno ulteriori esami di laboratorio per stabilire le cause della morte.

 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia