Italia e Estero

Amministrative, Regionali e referendum rimandati a settembre

Prorogata di tre mesi la scadenza degli organi in carica in sei Regioni. Si pensa ad un Election Day
Elettrice al voto - © www.giornaledibrescia.it
Elettrice al voto - © www.giornaledibrescia.it
AA

«Oggi in Consiglio dei ministri abbiamo deciso di rinviare le elezioni regionali per permettere la partecipazione democratica. Ipotizziamo un eventuale election day tra settembre e ottobre per risparmiare in termini di tempo e risorse». Lo ha detto il ministro per i Rapporti con il Parlamento Federico D'Incà a RadioUno ipotizzando un election day che includa Regionali, comunali e referendum sul taglio dei parlamentari che doveva tenersi il 29 marzo scorso e che era già stato rinviato sine die.

«A causa della difficile situazione legata al Covid-19, il Consiglio dei ministri ha ritenuto opportuno posticipare anche le prossime elezioni amministrative e regionali, così come già previsto per il rinvio del referendum costituzionale sulla riduzione del numero dei parlamentari. In questo modo si garantirà al meglio il diritto dei cittadini alla partecipazione democratica, ma anche le esigenze delle amministrazioni regionali e comunali per contrastare l'epidemia. Per questo - osserva il Ministro D'Incà - la durata degli organi regionali di Campania, Liguria, Marche, Puglia, Toscana e Veneto, fissata in 5 anni, viene allungata di ulteriori 3 mesi, così che gli attuali organi regionali possano rimanere in carica. 

La scadenza degli organi regionali è pertanto prorogata dal 31 maggio al 31 agosto. Le elezioni saranno indette dai presidenti regionali al più presto per domenica 6 settembre e, al più tardi, per domenica 1° novembre. Le elezioni amministrative si terranno tra il 15 settembre ed il 15 dicembre». «A seguito del decreto, dunque, si apre la possibilità per una convocazione di tutte le consultazioni elettorali per la seconda metà di settembre in un unico "Election Day" che consentirebbe di raggruppare tutte le consultazioni elettorali in un'unica data. In questo modo si metterebbe al centro la salute dei cittadini, oltre a rendere possibile un" risparmio economico per le casse dello Stato, garantendo anche il pieno esercizio dei diritti politici e provocando un minore impatto sull'anno scolastico 2021, dal momento che le scuole, come sappiamo, sono in gran numero una sede di seggio», conclude.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

Condividi l'articolo

Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato