Italia e Estero

Amministrative in Italia: tutti i risultati

Crollo delle affluenze: si è astenuto un elettore su due. A livello nazionale dato in vantaggio il centrosinistra
Scrutini in un seggio elettorale - Foto Ansa © www.giornaledibrescia.it
Scrutini in un seggio elettorale - Foto Ansa © www.giornaledibrescia.it
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Chiusi alle 15 i seggi per le consultazioni elettorali svolte tra ieri e oggi: si è votato per il rinnovo di 1.192 amministrazioni comunali, per le suppletive della Camera (XII circoscrizione Toscana, collegio uninominale 12 - Siena e nella circoscrizione XV Lazio 1, collegio uninominale 11 - Roma - Quartiere Primavalle) e per le regionali in Calabria; 12.147.040 gli elettori chiamati alle urne, distribuiti in 14.505 sezioni.

Ora inizieranno le operazioni di scrutinio e l'accertamento del numero dei votanti definitivi per ciascuna consultazione, procedendo nell'ordine, nei comuni interessati, prima allo scrutinio per le suppletive della Camera e successivamente, senza interruzione, allo scrutinio per le amministrative. Per la Calabria precedenza alle regionali, lo scrutinio per le amministrative è rimandato a domani alle 9. 

Affluenze in calo

La coda ai seggi per le amministrative 2021 - Foto Ansa/Jessica Pasqualon © www.giornaledibrescia.it
La coda ai seggi per le amministrative 2021 - Foto Ansa/Jessica Pasqualon © www.giornaledibrescia.it

Con il dato dei votanti alle Comunali che si attesta al 54,69% questo primo turno delle amministrative fa segnare un record per la bassa partecipazione al voto: in pratica un elettore su due non si è recato alle urne. Dal 2010 ad oggi la minore affluenza si era registrata in precedenza nel 2017 (1.004 i Comuni al voto) con il 60,07%. Lo scorso anno (764 comuni) l'affluenza era stata del 65,62%; nel 2019 (3.685 comuni) del 67,68%. Nella tornata di cinque anni fa aveva votato il 61,52% degli aventi diritto.

Le operazioni di scrutinio in una delle schede di voto - Foto Ansa © www.giornaledibrescia.it
Le operazioni di scrutinio in una delle schede di voto - Foto Ansa © www.giornaledibrescia.it

Il voto nelle grandi città

Il centrosinistra conquista Milano, Napoli e Bologna al primo turno con Sala (57,7%, dato ancora parziale), Manfredi (63%) e Lepore (61,9%). A Roma si prospetta il ballottaggio con un vantaggio di 4 punti del centrodestra rispetto alla coalizione a trazione Pd dell'ex ministro dell'Economia: Michetti 30,2% e Gualtieri 27%. È già toto-apparentamenti, con Calenda che li ha già esclusi al momento. Testa a testa si preannuncia a Torino: il vantaggio è del candidato del centrosinistra Stefano Lo Russo (43,9%), inseguito da quello del centrodestra Paolo Damilano (38,9%).  Al ballottaggio andrà anche Trieste: l'uscente Roberto Dipiazza (centrodestra) è in corsa per la riconferma (46,9%) ma dovrà attendere 15 giorni per conoscere l'esito del secondo turno che lo vedrà confrontarsi con il secondo piazzato, Francesco Russo (31,6%)

Le Regionali

Al centrodestra la Regione Calabria, con Roberto Occhiuto al 54,48% che batte la candidata del centrosinistra Amalia Cecilia Bruni (27,68%) e il sindaco di Napoli De Magistris (17,8%). 

Il dato politico

Se l'unico dato di rilievo che viene dalle Politiche supplettive è la vittoria di Letta a Siena, il quadro politico che emerge dal voto amministrativo dà conto di un sostanziale passo avanti del centrosinistra e di una battuta d'arresto del consenso leghista. Secondo le proiezioni e i primi dati degli scrutini il Pd è il primo partito in molte città e, sottolinea Boccia, «probabilmente anche in Calabria» dove però vince nettamente il candidato del centrodestra Occhiuto. A Roma Fratelli d'Italia è davanti a tutti (secondo solo alla Lista Calenda)  con oltre il 18%, tre volte i voti della Lega che a Milano si ferma all'11%. Crollo della lista del M5S nelle città governata dalle sindache Raggi e Appendino ma anche nel resto d'Italia: meno del 9% a Torino, poco sopra il 10% a Roma.

Il segretario del Pd Letta commenta entusiasticamente i risultati delle amministrative: «Questa grande vittoria del Pd e del centrosinistra rafforza l'Italia e il governo: siamo tornati in sintonia con il Paese». «La destra - aggiunge - vinceva quando aveva un federatore. Senza Berlusconi non vince più». Il leader della Lega Salvini fa autocritica: «Il centrodestra sia più compatto e meno litigioso. Chi non è andato a votare non è un marziano, ma gente che ha perso fiducia e questa è anche colpa mia». Conte attribuisce il forte calo dell'M5S al fatto che «il nuovo corso non ha potuto dispiegare appieno le sue potenzialità. Questo è il tempo della semina».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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