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Alpinista bresciano soccorso sulle Tre Cime di Lavaredo

Il 36enne di Darfo Boario Terme stava risalendo lo Spigolo Dibona con altri 5 scalatori
Le Tre Cime di Lavaredo - Foto © www.giornaledibrescia.it
Le Tre Cime di Lavaredo - Foto © www.giornaledibrescia.it
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Si è concluso dopo le 2 della notte un intervento del Soccorso alpino di Auronzo, in provincia di Belluno, in supporto a tre cordate in difficoltà nella scalata dello Spigolo Dibona, sulla Grande delle Tre Cime di Lavaredo.

Alle 19 circa la Centrale del 118 era stata contattata da due cordate che chiedevano informazioni; quattro alpinisti avevano terminato la via sbagliando uscita e si erano ritrovati, anziché sull'ampia Cengia Grande a 2.800 metri di quota, su un terrazzamento sottostante, dove alcune chiodature possono trarre in inganno. È stato quindi loro detto di salire al di sopra per ritrovare il percorso corretto. Una terza cordata di due rocciatori, che si era invece attardata ed era a un paio di tiri dalla Cengia Grande, ha successivamente chiesto il supporto di una squadra, vista la presenza di nebbia e le previsioni di maltempo per le ore successive.

L'elicottero del Suem di Pieve di Cadore ha imbarcato due soccorritori e li ha calati con un verricello di 15 metri sulla vetta della Grande. Da lì i tecnici hanno raggiunto i primi quattro scalatori, un 32enne di Seveso, un coetaneo di Riva del Garda, un 48enne di Lainate, e un 32enne austriaco. Uno dei soccorritori è quindi andato incontro alla terza cordata, allestendo una sosta e aiutando il primo rocciatore uscito in cengia a recuperare il compagno; con i due, un 64enne di Lainate e un 36enne di Darfo, si è poi ricongiunto al resto del gruppo.

I soccorritori e i sei alpinisti si sono spostati sulla normale e hanno iniziato la discesa dalla Grande arrivando alla Chiesetta alla base della parete alle 2.

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